La Polizia Postale ha correttamente avvisato i consumatori della falsa email che sta circolando con il loro nome e che sta rovinando i computer degli incauti consumatori che aprono gli allegati.
Ci si domanda perché non ci sia uguale attenzione da parte delle Poste Italiane o degli istituti bancari. Da almeno 2 settimane, ad esempio, stanno circolando in tutta Italia false email delle Poste Italiane. Il tenore è vario, ma per un vero cliente il rischio di cadere nella trappola è alto. Ecco il testo di una di queste email: “Oggetto: Comunicazione nr. 73849 del 16 Maggio 2007 – Leggere con attenzione; Gentile CLIENTE, nell`ambito di un progetto di verifica dei data anagrafici forniti durante la sottoscrizione dei servizi di Poste Italiane e stata riscontrata una incongruenza relativa ai dati anagrafici in oggetto da Lei forniti al momento della sottoscrizione contrattuale. L`inserimento dei dati alterati può costituire motivo di interruzione del servizio secondo gli art. 135 e 137/c da Lei accettati al momento della sottoscrizione, oltre a costituire reato penalmente perseguibile secondo il C.P.P ar.415 del 2001 relativo alla legge contro il riciclaggio e la trasparenza dei dati forniti in auto certificazione. Per ovviare al problema e necessaria la verifica e l`aggiornamento dei dati relativi
all`anagrafica dell`Intestatario dei servizi Postali. Effettuare l`aggiornamento dei dati cliccando sul seguente collegamento sicuro: Accedi a Poste.it Cordiali Saluti, Poste Italiane“
Ci si domanda: quanti consumatori, spaventati dalla minaccia del reato, sono caduti nella trappola? Quante segnalazioni di protesta avranno ricevuto le Poste? Perché non hanno ritenuto opportuno avvisano i propri utenti di non cliccare su quel link? Analogo discorso per le banche.
Il Codacons ribadisce i suoi consigli:
- Non rispondete mai ad email provenienti da indirizzi sconosciuti (conta l`indirizzo non il nome) e non aprite i loro allegati;
- Attenti al phishing. Non accedete a siti a voi noti cliccando da un indirizzo elettronico ricevuto via email. Può essere un`email contraffatta con grafica e logo della ditta e/o banca a voi nota che vi chiede di riassumere dati personali o vi rimanda ad una finta pagina web del tutto simile all`originale;
- Dati riservati. Non date mai online il vostro nome, indirizzo, telefono, età, nome o altri dati personali ad indirizzi email di persone a voi ignote;
- Dati segreti. Non date online a nessuno, neanche a persone note, il vostro numero di codice fiscale, il luogo e la data di nascita o il numero della carta d`identità;
- Download. Non scaricate nulla e non installate programmi da siti che non siano sicuramente affidabili.