Sono d`accordo con lei. Se agli studenti devono andare cinquecento euro per l`errore commesso dalla commissione, quanto dovrebbe spettare agli insegnanti che per anni sopportano errori, mancanza di applicazione, distrazione o peggio dagli studenti? Non c`è prezzo. Sul fatto che i ragazzi avrebbero dovuto sapere a chi era dedicata quella poesia di Montale ho qualche dubbio in più. Non da oggi, si sa che i programmi, non solo di letteratura italiana, sfiorano appena il Novecento. Colpa degli scioperi, delle vacanze, della mancanza di tempo… Che però l`errore l`abbia commesso una commissione preposta proprio alla stesura delle prove di maturità , quello sì è grave. Comunque la richiesta dei cinquecento euro di risarcimento, altro non era che una ennesima provocazione del Codacons, movimento consumatori che prende molto a cuore tutte le questioni del genere. Mi sento di escludere che possa avvenire una cosa del genere. Resto però dell`idea che la formula degli esami di maturità sia da rivedere. A cominciare anche dai compensi degli esaminatori, che sono bassi e di cui per giunta quest`anno non è stata ancora definita l`entità . Così ogni anno si assiste al fuggi fuggi generale dei prof che non sono certo ansiosi, per pochi euro, di passare questi afosi giorni d`estate chiusi in aule bollenti. E c`è perfino chi, come un docente di storia e filosofia salernitano, si è ritrovato sotto la minaccia di una pistola.