Site icon Codacons Lombardia

ESCALATION DI LAMENTELE PER I DANNI PROVOCATI DALLE TINTORIE







Sembra incredibile ma non passa giorno senza che alle varie sedi del Codacons sparse in tutta Italia non telefonino decine di consumatori per un disguido avuto con una tintoria. Una nostra stima ipotizza una media di due incidenti al mese per ognuna delle 25.000 lavanderie presenti in Italia. Si raggiunge così una cifra incredibile di 600.000 controversie in un anno. Il fenomeno è in continuo aumento e sfugge alle analisi e stime ufficiali anche perché spesso il consumatore, trattandosi di capi di scarso valore, rinuncia a far valere i propri diritti. Non vogliamo criminalizzare la categoria, considerando che, secondo stime delle stesse associazioni del settore, in ogni tintoria transitano una media di 10.000 capi l`anno e che i disagi, quindi, sono pur sempre relativi allo 0,24% dei capi trattati. Resta il fatto che la cifra è enorme e che in questi ultimi anni, considerando l`aumento di segnalazioni avuto presso le nostre sedi, si è avuta un`escalation senza precedenti. Secondo nostre stime la fonte principale di problemi è determinata dagli errori di lavorazione da parte del pulitore (circa il 50 %). Vi rientrano il lavaggio fatto male, il ferro da stiro che lascia tracce, presenza di nuove macchie, perdite di colore e così via. La seconda causa di controversie è provocata dalla mancanza dell`etichetta di manutenzione o dalle errate indicazioni riportate (25% circa). Nonostante dal 1997 sia obbligatorio aggiungere alla composizione del tessuto (100% cotone ?) anche le modalità di lavaggio, spesso queste indicazioni di manutenzione mancano o sono errate. Molte lamentele (circa il 15%) riguardano il prezzo eccessivo, talvolta superiore al valore stesso del capo. Segue la mancata eliminazione delle macchie per causa non attribuibile al pulitore (5%). La quota rimanente, circa il 5%, riguarda altre cause, come lo smarrimento del capo o segni di usura che si manifestano dopo il lavaggio.
Di seguito i consigli del Codacons per ridurre i rischi:


1. Acquistate solo capi con anche l`etichetta relativa alle modalità di lavaggio e stiratura;

2. Conservate lo scontrino di acquisto dell`abito, è utile per dimostrare il valore del capo o rivalersi sul negoziante in caso sia difettoso;

3. Scegliete con cura la tintoria. Non sempre le meno care sono le migliori. Considerate che ci sono tre tipi di tintorie: tradizionale (riservata ad una clientela esigente: stiratura a mano, ritiro e consegna dei capi presso l`abitazione, riparazioni dei vestiti), rapide (garantiscono un servizio di pulizia generale, tempi rapidi e prezzi vantaggiosi) e rapide/tradizionali (svolgono entrambi i compiti);

4. Informate il pulitore sulla natura della macchia e chiedete subito quali risultati vi potrete attendere;

5. Precisate se il vestito viene lavato a secco per la prima volta;

6. Fate lavare insieme i capi coordinati (giacca e pantalone);

7. Fatevi sempre dare la ricevuta con l`elenco dei capi consegnati (utile in caso di smarrimento) e lo scontrino fiscale;

8. Controllate che sia esposto il listino dei prezzi in un posto ben visibile. Se non c`è cambiate tintoria, è un brutto segno sulla mancanza di serietà del gestore;

9. In caso di cattivo lavaggio chiedete al pulitore di effettuarne uno nuovo, senza addebito;

10. Contestate subito il danno subito, possibilmente al momento del ritiro del capo. Se lo scoprite una volta tornati a casa, tornate il più presto possibile in negozio con l`abito. Avete massimo 8 giorni dalla scoperta per denunciare le difformità e i vizi occulti. Se non ottenete immediata riparazione, fate la contestazione con una raccomandata a/r.

Exit mobile version