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Esposto Codacons contro Tim e Vodafone

Difficilmente questa volta gli operatori telefonici riusciranno a schivare i venti di battaglia che sembrano animare i propri clienti. Migliaia di messaggi di protesta. Blog su internet ingolfati. Incitamento al boicottaggio. Non ultimo, un esposto alla Procura di Roma. Una reazione di massa probabilmente sottovalutata dai due operatori dominanti, Tim e Vodafone, che nel giro di pochi giorni (e proprio a cavallo di Ferragosto) hanno annunciato di voler mandare in pensione le tariffe più economiche in circolazione. Conti alla mano, la questione riguarda circa dieci milioni di clienti, un vero esercito: 3,6 per la divisione mobile di Telecom Italia e tra i 5 e i 6 per il gruppo inglese. Ciò che non era stato previsto, forse, è che si andava a toccare quello che è considerato quasi un diritto acquisito. E in un momento in cui per molte famiglie italiane, tra inflazione e continui rincari di benzine, mutui a tasso variabile, pane e servizi, quello che non ci si aspettava di certo è che anche la bolletta ricaricabile dell`amato cellulare venisse messa in difficoltà. Ad annunciare la presentazione dell`esposto, nonostante i ritmi ridotti degli uffici cittadini in agosto, è stato il Codacons. L`associazione ha detto di aver denunciato “l`anomalo comportamento dei gestori che in concomitanza hanno comunicato ai propri clienti la cancellazione di abbonamenti vantaggiosi attraverso l`insidiosa modalità dell`sms“. L`accusa, insomma, sarebbe di aver fatto una sorta di “cartello“ mandando in cantina insieme le offerte storiche più basse e dunque meno vantaggiose per i conti dei due gruppi. Resta da verificare se per i clienti ci sarà qualche scappatoia legale o se il contratto già prevedeva, in qualche postilla, la possibilità di un cambio forzoso. Tariffe più alte Tim e Vodafone tagliano le offerte più economiche per i cellulari con i nuovi piani tariffari

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