Per questo motivo il Tar del Veneto ha respinto l`ampliamento dell`aeroporto Dal Molin di Vicenza che dovrebbe ospitare il raddoppio della base americana della Setaf. Il verdetto del Tar arriva dopo l`esposto presentato dal Codacons, che aveva raccolto il secco no dei cittadini all`espansione della base. Contro il progetto si è formato da tempo il comitato “No dal Molin“, che ora esulta. Mancherebbero poi documenti in grado di attestare l`ok al raddoppio da parte del Governo italiano. “Siamo in attesa di leggere le motivazioni della decisione – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – ma ci sembra una sentenza di grande sensibilita` giuridica e civile che da` ragione a tutta quella parte di popolazione che lamentava si volesse modificare l`habitat e l`ambiente della citta` di Vicenza senza nessuna partecipazione dei cittadini“. Nel motivare la decisione il Tar sottolinea che è mancata la consultazione della popolazione interessata nonostantefosse prevista nel memorandum Usa-Italia. L`Avvocatura dello Stato si era opposta alla richiesta di sospendere l`autorizzazione, sostenendo che comunque non si costruirà nulla almeno fino a che non sarà data un`autorizzazione definitiva a seguito della redazione di un nuovo progetto che prevede l`ampliamento ad ovest della pista e non ad est come avviene attualmente. La valutazione e` incentrata sul rischio di inquinamento delle falde acquifere superficiali di livello “medio-elevato“, ma revede anche il divieto di insediamenti al di sotto dei 4 metri di profondita`, il che rende impossibile il previsto tunnel di un chilometro che dovrebbe essere realizzato a una profondita` tra i 30 e i 50 metri. Il tunnel e` quello della futura tangenziale nord, che taglierebbe in due l`area dell`aeroporto. Insomma la questione e` articolata e anche la relativa velocita` di decisione del Tar deve avere molto impegnato i giudici. Inoltre sarebbe illegale anche l`autorizzazione del direttore generale del Ministero della Difesa senza la previa verifica ex ante delle condizioni apposte all`autorizzazione stessa. Le motivazioni del Tar, “smascherano gli illegali“. Lo afferma il Presidio Permanente No Dal Molin, precisando che illegali “sono coloro che vorrebbero cementificare la citta` del Palladio per realizzare un nuovo avamposto di guerra“. “La sentenza dimostra quanto fondate sono le tesi dei cittadini che da due anni si oppongono alla realizzazione dei progetti statunitensi – sottolinea il Presidio – Il Tar, infatti, riconosce i pericoli ambientali e urbanistici legati alla realizzazione dell`opera“. Il Presidio annuncia di voler vigilare sull`osservanza di questa sentenza, “per difendere la legalità che piu` volte hanno tentato di calpestare i promotori dell`opera“. Invia un commento Commento (0 caratteri disponibili) Nome – Obbligatorio eMail – Obbligatorio Sito internet – Se desideri mostrarlo Desidero mostrare i miei dati Inserisci il codice che vedi nell`immagine Accetto le Condizioni di Utilizzo Accetto le Condizioni di Utilizzo Approvo ed accetto espressamente le disposizioni di cui ai paragrafi 1.3, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10 delle Condizioni di Utilizzo Acconsento al trattamento dei miei dati personali sensibili eventualmente inviati nei Contenuti come previsto nell`Informativa