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Euribor in calo, ieri ha toccato quota 5,318%

 Le misure decise nel fine settimana aiutano la discesa del tasso Euribor a tre mesi che ieri è calato al 5,318% rispetto al 5,381% di venerdì. In ribasso anche la scadenza ad una settimana, che scende al 4,369% e quella ad un mese che segna 5,024%. Il calo del tasso Euribor rappresentanta un segnale positivo di stabilizzazione del mercato finanziario. Con le misure anti-crisi approvate in questi giorni, il governo e la Banca d’Italia si aspettano che l’Euribor (il tasso per i prestiti interbancari) scenderà sotto il 5%. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, in una conferenza stampa a palazzo Chigi . Con la decisione della Bce della scorsa settimana, ha spiegato Draghi, «è stata data liquidità illimitata e continuativa a un tasso fisso del 3,5%: il corridoio di politica monetaria si è così ristretto. Quindi ci si aspetta che le banche quotino sul mercato un tasso più basso del passato, ma oggi i tassi sono ancora sopra il 5%. Quello che noi ci aspettiamo è che le quotazioni sull’Euribor scendano sotto il 5%. È una delle ipotesi più importanti – ha concluso il governatore – per tornare a creare liquidità sul mercato, in cui le scadenze si sono molto ravvicinate».  E di tutelare i risparmiatori colpiti dal crack Lehman Brothers e aiutare le famiglie «che sono in difficoltà con il pagamento dei mutui» sono le richieste che il Codacons ha presentato al Governo: «Il Consiglio dei Ministri – si legge in una nota dei consumatori – varerà i provvedimenti decisi dai capi di Stato dei 15 Paesi della zona euro, provvedimenti utili per stabilità al sistema, ma nulli al fine di aiutare le famiglie in difficoltà che in questi mesi hanno pagato per prime il prezzo della mancanza di fiducia tra le banche, come dimostra l’aumento senza precedenti dei tassi Euribor». I consumatori chiedono all’esecutivo di «aiutare le famiglie che sono in difficoltà con il pagamento dei mutui, sia emanando il regolamento attuativo che consentirà di poter sospendere il pagamento del mutuo per diciotto mesi, sia prevedendo la possibilità di acquistare direttamente dalle banche i mutui in sofferenza, in applicazione del principio della portabilità, facendosi poi restituire dalle famiglie, a tassi agevolati, i soldi versati». Dal canto suo il ministro Brunetta, sottolineando che l’altroieri dall’Eurogruppo, sono giunti «segnali positivi di coordinamento, che i mercati aspettavano», ha quindi rilevato che «se così sarà, si potrà avere un Euribor più basso, spread più competitivi e concorrenziali per consentire di far riprendere il mercato della casa e di non chiudere il credito nei confronti delle imprese». A un ulteriore taglio dei tassi d’interesse guarda Confindustria, il cui Centro studi prevede che «la Bce dovrà allentare ulteriormente la stretta monetaria portando il tasso ufficiale dal 3,75% al 2,75% entro giugno 2009».

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