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EURO: ATTENZIONE AL BANCOMAT!

Da tempo le Banche italiane e le associazioni di categoria invitano i consumatori a utilizzare con maggiore frequenza il servizio Pagobancomat per effettuare i pagamenti a partire dall’1 gennaio 2002. Lo scopo di tale richiesta è quello di evitare al cittadino inutili rompicapo e problemi di calcolo nella conversione lire/euro.

Lodevole iniziativa che denota una encomiabile preoccupazione per gli interessi dei consumatori. Peccato che in realtà le banche pensino solo ai loro di interessi!

Pagare con il bancomat, infatti, comporta una commissione che varia da banca a banca. Molte offrono al cliente 100 operazioni gratuite, terminate le quali è necessario pagare una commissione per ciascuna transazione. Il costo di tali commissioni vanno dalle 2.500£ alle 3.000£.

Pensiamo a quanti pagamenti può fare un consumatore in una giornata e a quanti soldi usciranno dalle tasche dei cittadini!

Se, ad esempio, un utente decidesse di pagare un caffè col Pagobancomat, il costo dello stesso non sarebbe più 1.500£, bensì 4.500£!! Moltiplicati per 3 caffè al giorno fa 13.500£. In una settimana quindi il costo dei caffè ammonterebbe a £94.500!! Decisamente troppo.

Il CODACONS invita quindi i consumatori a fare molta attenzione ai pagamenti col Bancomat e a non seguire ciecamente le indicazioni fornite dalle banche.

Se davvero gli istituti di credito avessero a cuore la sorte dei consumatori dopo l’1 gennaio 2002 (data dell’entrata in vigore dell’euro), potrebbero annullare, almeno per i primi mesi dell’anno, il costo delle commissioni! Per questo motivo il CODACONS chiede ufficialmente all’ABI l’annullamento delle commissioni sul Pagobancomat almeno per il periodo che va dall’1 gennaio 2002 al 28 febbraio 2002. L’associazione inoltre presenta un esposto all’Antitrust a cui chiede se, nella pubblicità effettuata da Pippo Baudo per l’Abi, nella quale si dichiara che effettuare i pagamenti dall’1 gennaio 2002 con il Bancomat sarà più leggero, sia ravvisabile il reato di ?pubblicità ingannevole?, proprio in relazione alle commissioni pagate sugli acquisti.

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