“Che l`euro sia la causa dell`aumento dei prezzi è un`assoluta verità. Del resto ciò succede anche in altri paesi dell`Europa“, ha detto il premier. “Non si può quindi dire – ha proseguito Berlusconi riferendosi alle affermazioni fatte dal presidente della commissione Ue Romano Prodi – che è una menzogna sostenere la responsabilità della nuova moneta per quanto riguarda l`aumento dei prezzi“. “Che l`Euro abbia fatto aumentare i prezzi è una assoluta verità che vale per tanti altri Paesi. Perché la moneta unica è stata adottata senza adeguati studi e trattative. Ma anche perché ci troviamo in mercati liberi e la grande distribuzione in Italia rappresenta una percentuale ridotta del sistema commerciale rispetto ad altri Paesi“. “Il governo – ha spiegato il premier – ha interloquito con la grande distribuzione ed è riuscito ad ottenere, in quasi il 100% dei casi, che i prezzi in lire fossero tradotti in euro col computer. Invece, tutto il piccolo commercio ha ritenuto di semplificare il tutto prendendo un euro come unità di base. Questa situazione ha portato un euro ad essere considerato come le nostre vecchie mille lire?.
L’unica verità nelle affermazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riportate dall’agenzia è l’ultima frase, afferma l’Intesa dei consumatori, ossia che un euro è stato ?considerato come le nostre vecchie mille lire?, non per diretta responsabilità dell’euro, ma per le evidenti speculazioni di euro-furbi? ed ?euro-arrotondatori?, che hanno approfittato dell’avvento della moneta unica per salassare i consumatori perché certi dell’impunità, in quanto avevano la certezza di essere al riparo da qualsiasi controllo su prezzi e tariffe, che il Governo aveva la precisa responsabilità di attivare.
Gli ?euro-terroristi? ed ?allarmisti? dell’Intesa dei Consumatori (così furono definiti più volte dai ministri Tremonti e Marzano, perché rei di denunciare gli aumenti ed arrotondamenti già in sede di conversione dalla lira all’euro), hanno inviato oggi al Presidente del Consiglio, on.Silvio Berlusconi, il libro inchiesta: ?Euro,la rapina del secolo?, per dimostrare – qualora abbia l’amabilità di leggerlo o farselo leggere e raccontare – le precise responsabilità del Governo e gli omessi controlli per far trasferire il 3 per cento del PIL (Prodotto Interno Lordo), ossia 40 miliardi di euro, da coloro che subiscono i prezzi, ossia le famiglie, a coloro che li stabiliscono, con un aggravio pari ad oltre 3.000 euro a nucleo famigliare per ridurre sul lastrico ed impoverire – assieme al fenomeno del risparmio tradito – milioni di famiglie anche del ceto medio.