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EURO: NON VOGLIAMO CHE GLI INTERVENTI CHE IL GOVERNO PROPONESIANO SOLO PROMESSE ELETTORALI









Dopo 26 mesi dall`ingresso dell`euro e le quotidiane denunce su aumenti ed arrotondamenti che hanno già inciso per quasi 3.000 euro a famiglia; dopo ben 3 scioperi della spesa indetti dall`IntesaConsumatori (Adusbef, Adoc, Codacons, Federconsumatori) e le manifestazioni sotto la sede dell`Istat e di Montecitorio; dopo aver condonato i comportamenti scorretti delle assicurazioni contro il libero mercato sfociato nella legge truffa “salvacompagnie“; dopo le battaglie sui prezzi e le testimonianze di migliaia di famiglie stremate,finalmente il Governo con forti ed incomprensibili contraddizioni (c`è qualche ministro, ancora prigioniero del “sogno“, che continua a negare l`evidenza dei fatti ipotizzando italiani meno poveri ma più ricchi), si è accorto che le famiglie non ce la fanno più ad arrivare a fine mese. Ma le risposte che il Governo vorrebbe dare per combattere il “carovita“, hanno vago sapore elettorale, perché tardive e conflittuali con i provvedimenti presi nei mesi passati (l’abolizione dell’obbligo dello scontrino fiscale, il concordato preventivo che non si concilia con la lotta all`evasione, ecc.), sia perché le leggi ed i richiami “premiali“ all`illegalità diffusa (condoni,sanatorie,leggi truffa salvacompagnie,ecc.),non sono state indice e monito per comportamenti virtuosi da parte dei soggetti che compongono il “mercato“.

Intesaconsumatori (Adusbef, Adoc, Codacons, Federconsumatori) richiama il governo alle sue responsabilità per alleviare i portafogli della famiglie stremate da rincari e speculazioni effettuati con il pretesto dell`euro:



1) RC Auto: dopo la “legge truffa salvacompagnie“ che ha impedito di ristornare 4,2 miliardi di euro illecitamente prelevati dalle tasche degli assicurati con il famoso accordo di cartello sanzionato dall`Antitrust e la “patente a punti“,tutte le compagnie devono immediatamente abbassare le tariffe, dalla data del 1 gennaio 2004,di almeno il 20 per cento (il primo rateo del 10 per cento nel 2004,il secondo dal 1 gennaio 2005) senza discriminazioni territoriali;



2) Carburanti: la speculazione valutaria effettuata dalle compagnie petrolifere,con i prezzi delle benzine praticate in Italia addirittura superiori rispetto a 26 mesi fa,deve finire. Il Governo deve promuovere una immediata commissione parlamentare d`inchiesta sui petrolieri, fissando criteri omogenei sia quando aumenta il prezzo del barile ed il fixing con il dollaro,che quando diminuisce. E` vergognoso il prezzo della benzina pagata in Italia.


3) Banche: il sistema bancario ha aumentato costi e commissioni del 25 per cento,senza migliorare,anzi addirittura peggiorando la qualità dei servizi ed i tempi di attesa agli sportelli, portando a 503 euro annui la gestione di un conto corrente con 11 operazioni mensili. Spesso le banche richiedono costi e spese dichiarate illegali (10-15 euro per ogni fotocopia che,come ha sancito il Garante dei dati personali, deve essere data gratis) con la Banca d`Italia che adotta,nelle istruzioni di vigilanza,ulteriori costi. I costi bancari devono essere calmierati, e non bastano operazioni di “restyling“.che non intervengano profondamente sui costi e sulla trasparenza dell’informazione preventiva.


4) Risparmio: il Governo deve intervenire sia per salvaguardare i risparmiatori truffati dalle banche,approvando una legge di tutela del risparmio e la “class action“,sia intervenendo energicamente su Governo Argentino e Fondo Monetario per indurli a più miti consigli rispetto alle provocatorie offerte di restituzione del 25 per cento a 450.000 italiani: nessun Trattato internazionale prevede il privilegio della restituzione al Fondo Monetario,in caso di default,del 100 per cento,mentre ai comuni risparmiatori restano le briciole.


5) Istat: neppure il Governo è più disponibile a difendere ad occhi chiusi l`Istat se ha affidato un`inchiesta, commissariandola di fatto, all`Istituto per la garanzia statistica. Il paniere deve essere riformato assegnando giusti pesi a prodotti (RC Auto,banche,spese per la casa) che hanno pesi marginali senza che neppure i mutui siano inseriti,promovendo panieri commisurati ai redditi depurati da “beni durevoli e di lusso“, che inficiano la spesa quotidiana delle famiglie.


6) Filiera: promuove semplificazioni di filiera e cartellini dei prezzi nei vari passaggi individuando così gli speculatori ed approfittatori.




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