Mentre nel resto d’Italia i banchetti allestiti da Listaconsumatori, il movimento politico creato dal Codacons, che si presenterà alle prossime elezioni europee, procedono nel migliore dei modi, riscontrando il consenso dei cittadini che in migliaia stanno apponendo le firme, a Torino si è verificata una situazione assai grave.
Il Comune di Torino, infatti, ha impedito a Listaconsumatori di predisporre banchetti nei mercati rionali. Un gruppo di attivisti del Codacons, dediti alla raccolta firme, è stato oggetto pochi giorni fa di una vera e propria azione di forza dei Vigili Urbani, mandati dal Comune per impedire l’attività elettorale di Listaconsumatori.
Ai militanti (che si ricorda sono apartitici, essendo il nuovo movimento indipendente da qualsivoglia schieramento politico preesistente) sono state contestate numerose violazioni, tra cui la mancata autorizzazione del Comune per allestire il banchetto.
In verità la raccolta firme era stata autorizzata dalla Prefettura di Torino, ed era stata data comunicazione di luogo e ora del banchetto al Comune ma?quest’ultimo ha fatto sapere di pretendere una richiesta 15 giorni prima, cosa che non avviene in nessun altro comune italiano!
I rappresentanti del Codacons di Torino si sono recati allora al Comune per ottenere spiegazioni ma, come spesso avviene in queste occasioni, sono stati sballottati da un ufficio all’altro, senza avere informazioni certe, se non che il Comune vuole a tutti costi questa richiesta preventiva 15 giorni prima del banchetto.
Una richiesta immotivata che arrecherà un danno immenso alla Listaconsumatori, in quanto le firme devono essere raccolte entro il 24 aprile. Un atteggiamento, quello del Comune di Torino, che sembra a molti un boicottaggio mirato a colpire il movimento creato dal Codacons (forse per precedenti azioni dell’associazione contro il Comune?) e di cui i vertici dell’amministrazione, così come i vigili urbani responsabili dell’azione di qualche giorno fa, dovranno rispondere dinanzi la giustizia. Il Codacons ha infatti denunciato il Comune di Torino alla Procura della Repubblica per boicottaggio elettorale, chiedendo ai magistrati di accertare i fatti sin qui esposti e ravvisare eventuali reati nel comportamento dell’amministrazione comunale.