In una società in cui il culto del bello viene celebrato ogni giorno da reti televisive, riviste, pubblicità, ecc., che propongono in tutte le salse e per tutte le occasioni fisici scolpiti e corpi perfetti, i chili di troppo possono diventare un serio problema.
Lo dimostra il continuo aumento di prodotti immessi sul mercato, il cui scopo è quello di far perdere peso. Allo stesso modo aumenta il numero di farmaci volti a curare quella che è una vera e propria patologia: l’obesità.
Di tutti questi farmaci 3 sono entrati in questi giorni nell’occhio del ciclone: il Reductil, l’Ectiva e il Reduxade. La morte di 2 donne (una di 28 anni e l’altra di 45) potrebbe infatti essere legata agli effetti collaterali di questi farmaci. Si registrano inoltre nel nostro paese una cinquantina di segnalazioni riguardanti gli effetti collaterali dei medicinali sopra citati, di cui 6 ritenuti gravi. Alla luce di questi fatti la Cuf ha ritenuto opportuno ritirare i 3 farmaci dal mercato.
La stessa Commissione, che ha aperto un’indagine, ha inoltre bandito dal commercio i preparati che contengono il principio attivo dei 3 medicinali sospetti: la sibutramina.
Il CODACONS, anche in relazione al fatto che oltre 70.000 confezioni di questi medicinali sarebbero state vendute in Italia negli ultimi mesi, vuole vederci chiaro e chiama in causa la magistratura: l’associazione infatti ha presentato oggi un esposto ai 20 capoluoghi di Regione italiani, in cui ipotizza contro ignoti il reato di omicidio colposo ai sensi dell’art. 589 del codice penale.
L’associazione inoltre si impegna ? così come fece per il caso Lipobay – ad offrire ogni tipo di assistenza ai cittadini, in particolare causa di risarcimento per tutti coloro che hanno assunto il farmaco, per il solo rischio che hanno corso.
Il Codacons, assieme ad altre 2 associazioni, in collaborazione con la Regione Lombardia, ha attivato un ?Progetto di tutela del diritto alla salute?. Il progetto, volto a garantire il rispetto della tutela dei diritti dei cittadini della Lombardia in materia sociosanitaria, prevede la distribuzione di un vademecum illustrativo dei diritti del malato e dell’utente del servizio sanitario, la costituzione di un osservatorio sullo stato dei servizi sanitari in Lombardia e l’istituzione di uno sportello di consulenza legale in materia.