Più di dieci anni fa il Codacons iniziava da solo una battaglia per la riforma del prontuario farmaceutico.Nel pieno dello scandalo della sanità italiana, tra processi eccellenti e salotti cassaforte, il Codacons andava ripetendo: “troppi farmaci, tutti uguali, ma con nomi diversi e prezzi esorbitanti“. Il Ministero non degnava la povera associazione neanche di un minimo di attenzione, le associazioni di produttori farmaceutici non risparmiavano critiche e sorrisi ironici.
Iniziarono allora i ricorsi giudiziari.
Un giudice non particolarmente ispirato sentenziò: “un`associazione di consumatori dovrebbe chiedere tutti i farmaci gratis non il contrario!“.
Ma il Codacons appellò la sentenza su un principio da sempre ritenuto sacrosanto: “se è impossibile dare tutto a tutti gratis, se delle scelte si impongono, allora che siano intelligenti: l`utente del SSN non è un beota che vuole rimpinzarsi di farmaci, ma un individuo dotato di intelligenza che sa che un servizio sanitario che funzioni è quello che è in grado di dare ciò che serve, quando serve e a chi più serve“. Da allora tanto tempo è passato e finalmente il Ministero ha capito ciò che il Codacons già ripeteva da anni: bisogna assicurare il principio attivo, chi vuole la marca la paghi.
Neanche il tempo di esultare che si scopre che per informare i cittadini il Ministero ha scelto di iniziare una campagna non con il Codacons, ma con Altroconsumo!.
In base a quale criterio resta un mistero. Ed allora il Codacons ha inviato al Ministero della Sanità una diffida ex L. 281/98 ed una contestuale istanza d`accesso per sapere da una parte se sono stati rispettati i criteri previsti dalla stessa L 281/98 e successive modifiche per l`erogazione di contributi alle associazioni, e dall`altra per ottenere dal Ministero che tutte le associazioni rappresentative vengano coinvolte nella predetta campagna.
Non ci sia aspetta certo che il Ministero dica “scusate il ritardo, avevate ragione Voi“, ma almeno…