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FARMACI: NON CONVINCE LA POSIZIONE DEL MINISTRO TURCO





?Ancora non ci siamo, Ministro Turco?. Così il Codacons, tramite il Vicepresidente Giuseppe Ursini, commenta le dichiarazioni odierne del Ministro relative alla vendita dei farmaci nei supermercati.

Pur prendendo atto della frenata nell’opposizione alla vendita dei farmaci nella grande distribuzione, le dichiarazioni di oggi ci lasciano perplessi e preoccupati per le seguenti ragioni:


1) l`abolizione di aree di privilegio anticoncorrenza come rappresentato dai 16.000 farmacisti italiani che assurdamente si dividono miliardi di euro e profitti inaccettabili, è nel programma di Prodi e il programma deve essere attuato e rispettato;

2) si tratta di dare seguito alle direttive dell`Antitrust o affermare che l`Antitrust sbaglia e che anche questo Governo fa precedere interessi di lobby come quella dei farmacisti a quelli della concorrenza e delle Autorità indipendenti. Chiediamo che il Ministro dica se Catricalà sbaglia o ha ragione senza giri di parole;

3) quanto ai “programmi innovativi“ che dovrebbero sviluppare i farmacisti sarebbe bene che il Ministro chiarisca a cosa si riferisce visto che l`unica innovazione di cui essi sono stati capaci è stata quella di non ottemperare alla legge dello Stato che chiedeva e consentiva uno sconto sui farmaci di fascia C;

4) bene invece l`intenzione di aprire un tavolo tra tutti gli interessati, purchè però non si ritardi l`attuazione di quanto contenuto nel programma di Prodi e nelle indicazioni dell`Antitrust;

5) chiediamo poi al Ministro Turco di far cessare quell`affronto di pubblicità ingannevole e tambureggiante di Federfarma che da mesi spende milioni di euro per imbonire le testate e convincere i consumatori – gettando anche iella – che se una notte gli capita un accidenti e la farmacia non c`è …ci potrebbero lasciare la pelle!


Vicepresidente Codacons

Avv. Giuseppe Ursini


SANITA`: TURCO,NESSUNA PENALIZZAZIONE PER ACQUISTO FARMACI C



CHIESTO TAVOLO CONGIUNTO CON MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO







(ANSA) – ROMA, 29 mag – “Nessuno intende penalizzare in

alcun modo il cittadino nell`acquisto dei farmaci di classe C“.

Lo precisa il ministro della salute Livia Turco in relazione

alle affermazioni delle associazioni dei consumatori, che hanno

criticato il `no` del ministro alla vendita dei farmaci nei

supermercati. Turco ha anche annunciato la richiesta di apertura

di un tavolo congiunto con il ministro dello Sviluppo economico

cui parteciperanno tutti gli attori del sistema farmaceutico.

“In primo luogo – ha affermato Turco in una nota – intendo

ribadire la necessità che la rete delle farmacie convenzionate

con il Servizio sanitario nazionale debba assumere appieno quei

doveri e quelle responsabilità che le derivano dal ruolo di

presidi del sistema sanitario, anche sviluppando programmi

innovativi per contribuire ale iniziative di supporto che la

sanità pubblica intende offrire ai nuovi bisogni assistenziali

dei cittadini“.

Il problema della spesa farmaceutica, ha quindi sottolineato

il ministro, “figura tra le priorità da affrontare in una

logica che sappia coniugare rigore nei controlli, appropriatezza

nelle prescrizioni e nei percorsi terapeutici, contenimento

della spesa pubblica e dei costi a carico dei cittadini. Il

tutto – ha precisato – in un quadro di sviluppo dell`intera

filiera del farmaco coerente con una visione del sistema

sanitario, delineata dal presidente Prodi, quale settore

dinamico e vero e proprio potenziale fattore di crescita per la

stessa economia del paese“. In tale contesto, ha quindi

affermato Turco, “ho chiesto l`apertura di un tavolo congiunto

con il ministro dello Sviluppo economico, cui partecipano tutti

gli attori del sistema farmaceutico: Regioni, operatori

sanitari, industria, farmacie, distributori farmaceutici e

grande distribuzione e, naturalmente, associazioni di

rappresentanza dei cittadini e dei consumatori“. Sarà quella,

ha concluso il ministro, “la sede ove ragionare e visionare le

diverse soluzioni per garantire ai cittadini la massima qualità

del servizio farmaceutico in una cornice di equità, sviluppo

della ricerca e dell`innovazione, economia di spesa e, lo

ripeto, rigore nella gestione dell`assistenza farmaceutica

pubblica e privata“. (ANSA).

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