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Farmatruffa, in 101 vengono rinviati a giudizio

Centouno rinvii a giudizio, un patteggiamento della pena, quattro persone prosciolte (due delle quali decedute durante i lunghi anni dell`inchiesta) e cinque richieste di processo da celebrare con il rito abbreviato. Sono le decisioni del gup Antonio Lovecchio che ha accolto le richieste del pm Ciro Angellilis al termine dell`udienza preliminare nei confronti di 111 imputati accusati di aver preso parte, tra il 2000 e il 2003, ad una presunta farmatruffa da circa 20 milioni di euro ai danni del Servizio sanitario nazionale. Tra gli imputati ci sono 16 medici, 36 informatori scientifici, 24 farmacisti e poi ancora capi area e amministratori di note società farmaceutiche accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa di corruzione, falso, riciclaggio e comparaggio. Una bufera giudiziaria che ha suscitato clamore nel mondo della sanità ma che – secondo fonti inquirenti – si concluderà con la prescrizione di tutti i reati prevista per il 2010. L`udienza preliminare era cominciata nel maggio del 2006 ed è finita solo ieri: si sono costituiti parte civile Federconsumatori, Codacons, Confconsumatori, Ordine dei farmacisti, l`associazione Cittadinanza Attiva, le Asl Lecce, Brindisi, Bari e l`Associazione Cittadinanza Attiva Onlus. La prima udienza è stata fissata per il 12 novembre davanti ai giudici della seconda sezione penale. Secondo le indagini del sostituto procuratore Ciro Angellilis, i medici di base dopo aver ricevuto danaro ed altre utilità degli informatori scientifici hanno prescritto farmaci all`insaputa dei loro pazienti ma avvalendosi della complicità dei farmacisti. Questi, dopo aver tolto le fustelle dai medicinali, gettavano le confezioni nella spazzatura: in questo modo si sarebbero sbarazzati anche di farmaci salva vita che avevano un prezzo che arrivava fino a 700 euro per confezione. Al centro della cosiddetta Farmatruffa ci sono poi i danni economici subiti dall`Erario a cui sono stati sottratti ingenti fondi destinati all`acquisto dei medicinali. I medici, secondo l`accusa, avrebbero ceduto alle lusinghe di informatori scientifici che promettevano regali di ogni tipo, viaggi ma anche denaro, a volte addirittura in percentuale sulle ricette, in cambio di una sostanziosa quantità di prescrizioni fasulle. Gli informatori scientifici avrebbero venduto farmaci pur sapendo che le ricette non erano regolari. Le indagini hanno accertato che centinaia di medicine erano ordinate dai medici secondo un sistema ben congegnato che prevedeva tangenti e viaggi premio, i cosiddetti me I reati Tra le accuse: associazione per delinquere finalizzata alla truffa, falso, riciclaggio e comparaggio I tempi L`udienza preliminare era cominciata nel maggio del 2006 ed è finita solo ieri Il caso Conversano Il giorno in cui è esplosa l`inchiesta giudiziaria, il pm fece sequestrare le quattro farmacie del paese.

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