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Fenomeno della doppia velocità del prezzo della benzina



Ancora una volta l’andamento dei prezzi internazionali e di quelli nazionali dimostra quello che da sempre noi, come Intesa Consumatori, abbiamo sempre denunciato, ossia la doppia velocità che contraddistingue il prezzo della benzina rispetto al petrolio. L’uno in aumento velocissimo, l’altro in diminuzione lentissima. Infatti, nelle ultime settimane il prezzo del Brent si è ridotto di circa il 10% cioè 44 dollari al barile.
Contemporaneamente, l’euro sul dollaro è arrivato a circa 1,3 cent con un apprezzamento del 5%. La combinazione delle due circostanze dovrebbe far scendere di almeno 3/3,5 cent al litro la benzina con un minore esborso per gli utenti di 2 ?, ogni pieno effettuato con un risparmio di 4 ? al mese e di circa 50 ? l’anno. Ma, ovviamente, ciò non si applica, perché così i petrolieri hanno la possibilità di guadagnare 50 milioni di euro e il Governo riesce a incassarne 13 milioni di euro al mese.

L’Intesa Consumatori, oltre a denunciare questa situazione congiunturale, intende anche portare avanti manovre strutturali, ad esempio la razionalizzazione della rete di distribuzione che porterebbe ad un risparmio di 5 cent al litro sul prezzo della benzina; punto su cui apprezziamo l’Antitrust che finalmente si è reso conto di ciò che noi sosteniamo da tempo. Infine ci sarebbe un ulteriore risparmio di 1,5 cent di euro al litro se si eliminassero gli inutili gadgets in regalo da parte delle varie compagnie petrolifere. Così facendo, avremmo notevoli risparmi sul prezzo della benzina e faremmo giustizia nei confronti dei cittadini ancora una volta indifesi di fronte agli aumenti sconsiderati dei prezzi.










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