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FERMO AMMINISTRATIVO SCONFITTO ANCHE AL CONSIGLIO DI STATO






Stop in tutta Italia alle cosiddette ?ganasce fiscali?. Il Consiglio di Stato, infatti, che giudica sugli interessi di tutto il paese e le cui decisioni si applicano su tutto il territorio nazionale, ha bocciato l’appello promosso dal Ministero dell’Economia e dalla Monte dei Paschi di Siena contro l’ordinanza n. 3402/2004 del Tar Lazio che, accogliendo un ricorso del Codacons, sospendeva la pratica del fermo amministrativo per il mancato pagamento dei tributi.

Proprio grazie al ricorso del Codacons al Tar, le procedure esecutive del fermo amministrativo sono state fermate in tutta Italia e numerose cause sono state intentate dinanzi ai giudici di pace per il risarcimento dei danni, non solo quelli materiali, ma anche quelli da stress, da parte di chi ha ricevuto avvisi di fermo.

La IV sezione del CdS, Pres. Paolo Salvatore, Estensore Anna Leoni, ha confermato nelle motivazioni l’assenza del regolamento attuativo del fermo e la sproporzione tra il debito insoluto e il danno arrecato al cittadino con il provvedimento di fermo.

?Anticamente coloro che non pagavano le tasse subivano il carcere o peggio ancora il taglio delle mani ? afferma il Presidente Codacons Avv. Carlo Rienzi ? sostanzialmente la stessa cosa si voleva fare con l’appello del Ministro dell’economia Berlusconi al Consiglio di Stato, che al contrario ha bocciato la pratica incivile del fermo amministrativo ripristinando la legalità?.

Sul sito dell’associazione (www.codacons.it) è presente il modello scaricabile gratuitamente dagli utenti che hanno ricevuto avvisi di fermo e che ora, grazie alle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, potranno far valere i propri diritti, ottenendo anche il giusto risarcimento dinanzi al giudice di pace.

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