Il CODACONS chiede al Ministro Di Pietro di bloccare gli aumenti delle
tariffe ferroviarie così come ha fatto con quelle delle autostrade.
Infatti il principio giusto per cui gli aumenti delle autostrade
devono essere concessi solo dopo (e non prima) che i lavori e gli
investimenti promessi sono stati realizzati, vale ancor più per i
treni, dove il sistema del price-cap impone che gli aumenti siano
concessi non per ripristinare i bilanci di chi è stato inefficiente – e
dovrebbe quindi essere sanzionato con azione di responsabilità – ma
solo se la qualità del servizio migliora e solo dopo che tale
miglioramento è stato verificato.
Basti pensare ai disabili: fa sorridere il paradosso in base al quale
per ovviare al fatto che dappertutto non funzionano gli accessi per i
disabili ai binari, si faccia viaggiare gratis l`accompagnatore del
disabile, condannandolo all’accompagnamento forzoso e all’impossibilità
di esplicare la propria individualità.
Fa sorridere anche che si aumentino i prezzi dei biglietti Intercity
affermando al contempo che non verranno toccati i pendolari, quando i
treni interregionali sono stati fortemente ridotti e i pendolari sono
costretti ad avvalersi degli Intercity e Intercity Plus.
Allora chiediamo al Ministro Di Pietro: come mai i giusti principi da
lui applicati per le autostrade non valgono anche per i treni?
Attendiamo fiduciosi una risposta convincente.