Dalle cimici ai topi? dalla padella alla brace. Così Intesaconsumatori commenta il caso del topo sull’Intercity Roma-Caserta.
?Forse Trenitalia ha assunto i topi per debellare il fenomeno delle cimici sui vagoni ? affermano ironicamente Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori ? a questo punto perché non far salire a bordo anche i gatti per eliminare i topi, e poi i cani per eliminare i gatti??
Ironia a parte, l’episodio di oggi è molto grave ? prosegue l’Intesa ? e fa venire a galla problemi strutturali che sembrano di difficile soluzione; non è accettabile far viaggiare i passeggeri su treni invasi da cimici, zecche, parassiti e ora anche topi. Le responsabilità di questa vicenda devono essere accertate e i passeggeri del treno in questione risarciti.
Intesaconsumatori, se non si troveranno presto soluzioni per aumentare l’igiene sui treni ed evitare il ripetersi di episodi simili, inviterà tutti gli utenti del trasporto ferroviario italiano, a non pagare la prenotazione obbligatoria sugli Intercity plus. Prenotazione che ? concludono le 4 associazioni – oltre a rappresentare un aumento occulto delle tariffe, alla luce delle ultime vicende sembra una presa in giro per i cittadini.
?Considerato che ormai si può parlare non più di una casualità, ma di un disagio grave e ripetuto, chiediamo che venga inserita nella carta dei diritti del passeggero, una norma che stabilisca univocamente un bonus di risarcimento equivalente al prezzo del biglietto per tutti i viaggiatori coinvolti in situazioni in cui le normali norme igieniche non siano rispettate e un monitoraggio sulle vetture, che verifichi le condizioni igieniche. In mancanza di idoneità, che non si possano applicare aumenti di tariffe per almeno 6 mesi. Da oggi, che siano zecche, insetti, topi o sporcizia di qualsiasi genere, invitiamo i cittadini a segnalarlo al personale di bordo e a rivolgersi all’IntesaConsumatori, così da esporre a Trenitalia, con dovizia di particolari, ogni fattispecie di disagio di cui il viaggiatore è vittima?.