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Ferrovieri verso lo sciopero, Si riapre la polemica sulle Ferrovie

Si riapre la polemica sulle Ferrovie, dopo il licenziamento del macchinista Dante De Angelis e una nuova ipotesi di false timbrature, questa volta a Treviso, su cui sta indagando Trenitalia, dopo quella dei giorni scorsi a Genova che ha portato al licenziamento di otto ferrovieri. Sul caso De Angelis il Sindacato dei lavoratori (Sdl) minaccia uno sciopero, il parlamentare del Pdl Italo Bocchino chiede un radicale spoil system, il Codacons sollecita il licenziamento per l`amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti per gli incidenti avvenuti negli ultimi due anni e Adusbef e Federconsumatori invocano il reintegro del lavoratore. Il presidente di Ferrovie, Innocenzo Cipolletta, ha ribadito che il licenziamento di De Angelis è stato deciso non per dare esempi ma sulla base di regolamenti, perchè il macchinista “ha detto affermazioni false, molto pregiudizievoli per l`azienda, perchè ha dato l`idea che i treni fossero insicuri, che si potessero spezzare durante la corsa, cosa che è totalmente impossibile“. Ma De Angelis si è detto “turbato“ dall`accusa di falso, ponendo il problema della “libertà di opinione e il diritto di critica“ di tutti e sostenendo di aver subito un`ingiustizia. Per il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, è necessario che i dirigenti delle Ferrovie chiariscano cosa è accaduto il 14 e il 22 luglio a Milano quando due treni Eurostar si sono spezzati in due. Governo e Parlamento, secondo il presidente vicario del gruppo Pdl alla Camera Italo Bocchino, “devono urgentemente avviare una profonda riflessione sulla qualità delle ferrovie e sulla adeguatezza dei suoi manager“. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni ha giudicato il caso De Angelis “molto controverso“ perchè il macchinista “è anche incaricato della sicurezza, e avrà pure delle capacità di discernimento per segnalare pericoli eventuali“. Intanto, si apre un nuovo caso di false timbrature di cartellini: un ferroviere dello scalo di Treviso avrebbe timbrato al posto di cinque colleghi. Sulla vicenda, che risalirebbe a circa un mese fa, sono in corso accertamenti da parte di una commissione di Trenitalia.

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