Un vergognoso spreco di denaro pubblico. Così l’Intesa dei consumatori commenta l’accordo raggiunto tra la Rai e il Comune di Sanremo che prevede il versamento, da parte dell’azienda pubblica, di quasi 36 miliardi delle vecchie lire per l’organizzazione e l’esclusiva elle riprese per il prossimo Festival di Sanremo e per l’organizzazione di altre manifestazioni nella città ligure.
?Non si possono buttare 18 milioni di euro dei cittadini per l’organizzazione di una manifestazione canora ? afferma l’Intesa ? considerati anche gli enormi vantaggi conseguiti dal Comune. Solo in termini di pubblicità che la Rai porterà al Comune – proseguono le 4 associazioni – dovrebbe essere Sanremo a pagare la Rai!!!?
Per non parlare poi degli effettivi costi della manifestazione: con un cachet del genere la Rai avrebbe potuto acquistare i diritti per almeno 10 eventi televisivi con i più importanti cantanti del mondo, avrebbe ottenuto un audience probabilmente più alto di quello che fa registrare il festival.
Uno sperpero di denaro pubblico che l’Intesa non può tollerare. Ecco perché ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI hanno investito della vicenda la Corte dei Conti, alla quale chiedono di accertare se le scelte della Rai siano corrette, e verificare se l’accordo raggiunto tra Rai e Comune di Sanremo configuri uno sperpero di pubblico denaro.
Ma l’Intesa non si ferma qui. Le 4 associazioni hanno infatti chiesto oggi alla Rai e all’organizzazione della manifestazione, di far parte della commissione che valuterà i big e i giovani in gara, qualora ovviamente si deciderà di mantenere al Festival la gara tra cantanti.
L’esigenza della presenza dell’Intesa in una eventuale commissione è giustificata dalla necessità di garantire la correttezza di tutte le operazioni relative ai voti ai cantanti, e tutelare i telespettatori del festival.