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FILTRO DI SIGARETTE AL THE’ VERDE: ARRIVANO LE DENUNCE DEL CODACONS

E’ sempre il solito clichet. Quando c’è una notizia importante contro il fumo di sigaretta (nel caso la statistica ISTAT che avverte i genitori fumatori del rischio di fumo passivo per i figli) c’è sempre la pseudo-notizia che rassicura i fumatori (il filtro al thè verde).
Tutti i principali quotidiani di oggi hanno riportato infatti entrambe queste notizie. Il CODACONS ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica, all’Ordine dei medici e al quello dei giornalisti per denunciare la grave violazione del diritto a una corretta informazione che i consumatori devono avere, soprattutto su temi così importanti quali il diritto alla salute. La stampa non offre un buon servizio ai consumatori. I titoli dei vari articoli sono falsi e tendenziosi, in quanto affermano che, nel caso del Corriere della Sera ad esempio, ?Arriva il filtro al thè verde: eviterà il rischio cancro da sigaretta?. Tale titolo è falso e pericolosamente rassicura i fumatori circa il fatto che da qui a poco, con l’introduzione del nuovo filtro, non ci saranno più rischi di cancro ai polmoni derivanti dall’abitudine al fumo di sigaretta, abitudine che ogni anno causa 80000 morti solo in Italia. Come si apprende dalle dichiarazioni degli stessi inventori del filtro, al massimo si potrebbe avere una qualche imprecisata e oggi non dimostrata diminuzione del rischio. Si parla infatti di ottenere una diversificazione del prodotto sigarette in light ed ultralight. Che si tratti poi di affermazioni non dimostrate lo si deduce dal fatto che la ricerca di cui si parla si trova ancora nella prima fase di sperimentazione, tant’è vero che ancora non è stata fatta la sperimentazione sui topi in laboratorio. Il CODACONS non può fare a meno di evidenziare che, se da un lato l’inventore Garbisa si dichiara accanito nemico dei fumatori e precisa che le sue ricerche sono state finanziate dall’Associazione Italiana di Ricerca sul cancro, ed ancora afferma di non aver mai chiesto né avuto aiuti da nessuna multinazionale del tabacco, dall’altro, come dichiarato nel quotidiano ?La Repubblica? del 4 aprile, gli inventori si sono affrettati a brevettare in America la loro scoperta, non certamente a fini di ricerca.

Dunque il CODACONS invita i lettori a fare molta attenzione a come vengono date certe notizie e ribadisce, invece, l’estrema pericolosità del fumo che, come ormai da anni ripete l’OMS, è una delle maggiori cause di morte nel mondo (3 milioni di morti ogni anno).

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