Più volte, nel corso degli anni, il CODACONS ha segnalato alle Autorità competenti la pericolosità di alcune arterie stradali, teatro di incidenti in cui ogni anno perdono la vita migliaia di persone.
A seguito delle segnalazioni ricevute direttamente dai cittadini che ogni giorno utilizzano strade extraurbane, statali e autostrade, i quali hanno indicato all’associazione le tratte più a rischio e le carenze gestionali, il CODACONS ha inviato una serie di denunce alle Procure di tutta Italia, chiedendo di indagare per il grave reato di strage. Tuttavia, nonostante il ripetersi di incidenti, il più delle volte mortali, poco e niente si è fatto per risolvere la questione.
L’unica Procura attenta alle segnalazioni del Codacons è stata quella di Torino la quale, tramite il bravo pm Raffaele Guariniello, ha aperto un’indagine proprio a seguito di una denuncia dell’associazione, per accertare il grado di pericolosità dell’A4 Torino-Milano. Attraverso gli esperti del Politecnico, si apprende, si sarebbe arrivati ad un’attenta analisi che delinea dettagliatamente le carenze e i rischi che caratterizzano questa autostrada.
Ora tutti coloro che hanno avuto degli incidenti stradali sulla Torino-Milano possono chiedere risarcimenti danni miliardari nei confronti dei gestori delle tratte protagoniste dei sinistri. Il CODACONS mette a disposizione dei cittadini un modello da scaricare dal sito internet dell’associazione (www.codacons.it), attraverso cui segnalare il proprio incidente alle competenti autorità.
A questo punto viene spontaneo chiedersi: ma tutte le altre Procure che fanno? Forse dormono?
Basti ricordare la battaglia avviata qualche anno fa dal CODACONS contro la Salerno-Reggio Calabria (battaglia tuttora in corso), caratterizzata da ricorsi al Tar, e dossier ricchi di foto che la dicono lunga sullo stato della segnaletica orizzontale e verticale, del manto stradale, dell’illuminazione, dei guard rail, e via dicendo.
Nonostante tutto questo materiale le autorità competenti non hanno ancora risolto i gravi problemi dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria che è divenuta oramai una vera e propria roulette russa per camionisti e cittadini costretti ad attraversarla e a rischiare quotidianamente la vita tra curve infernali, carreggiate che improvvisamente si restringono ed eterni lavori in corso.