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FINANZIARIA DELLE 3 CARTE: CARTA VINCE, CARTA PERDE…VINCE SEMPRE LO STATO!







“Niente tagli, né stangate. E` andata bene“, il commento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo l`approvazione della legge finanziaria. “Tutti i capitoli di spesa sono aumentati del 2 per cento, del 3,9 per cento la spesa previdenziale e del 2,4 per cento, 2,5 per cento e 2,6 per cento gli investimenti per le infrastrutture. Il governo approverà un provvedimento che ridurrà le tasse di 6 miliardi con effetti a partire dal primo gennaio 2005“.

Mentre il premier Berlusconi sfodera con uno smagliante sorriso, l’ennesima promessa di riduzione fiscale, senza puntualizzare da quali capitoli di spesa attingerà le risorse, gli enti locali, ai quali sono stati ridotti i trasferimenti centrali, per quadrare i bilanci dovranno mettere le mani nelle tasche dei cittadini rincarando la fiscalità locale ed i servizi erogati dalle ex municipalizzate. Intesaconsumatori ha calcolato che i 6 miliardi di euro di sgravi fiscali promessi a rate, saranno pagati pronta cassa dalle famiglie e con interessi da strozzo tra Ici, Tarsu, RC Casa, tariffe idriche, spese per la salute, ecc., per un valore di 6,8 miliardi di euro.

Nelle 25 pagine pubblicate, una sorta di libro dei sogni nel gioco delle 3 tavolette, è irrealistico programmare ,in una congiuntura negativa al limite della stagnazione, un tetto di spesa per tutte le voci del 2 per cento, le dismissioni immobiliari per 7 miliardi di euro, le entrate tributarie in crescita del 3,5 per cento, il deficit effettivo al 2,7 per cento, l’inflazione programmata, ed i minori interessi di 1,5 miliardi di euro che contrastano con la tendenza rialzista del costo del denaro, quindi di un aumento dei rendimenti dei titoli pubblici (bot, btp, cct, ctz) per rinnovare la grande massa debitoria.

Intesaconsumatori ha calcolato una mazzata di 320 euro a famiglia,così ripartita:


– 150 euro per la RC casa obbligatoria (in Francia, assicurare una casa costa in media 170-210 euro);

– 50 euro per la tassa sui rifiuti (aumento dal 70 all’80 per cento della superficie catastale);

– 40 euro per l’ICI (la revisione degli estimi e gli aumenti del 4,8 per cento che tutti applicheranno);

– 30 euro per i valori bollati sui processi (i cittadini non potranno più ricorrere ai Giudici di Pace);

– 25 euro tariffe idriche (i rincari stimati sui consumi medi)

– 25 euro aumento dei giochi del lotto e delle lotterie.

Totale 320 euro.




Senza contare il pedaggiamento di strade nazionali cedute all’Anas, sulle quali Intesaconsumatori farà barricate legali e sociali, che comporteranno costi medi pari a 50-60 euro a famiglia.

Mancano i fondi per la ricerca e per la modernizzazione, eccetto i contributi alla ?banda larga?, che Intesaconsumatori auspica non sia un ?lapsus freudiano?, ossia un’ammissione indiretta di responsabilità rispetto ad un Governo che, come durante il brigantaggio, sta taglieggiando impunemente i cittadini e le stremate famiglie italiane.






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