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FINANZIARIA: IL GOVERNO IMPONE VERGOGNOSI PEDAGGI SU 8.000 CHILOMETRI DI RETE ANAS









Gli ottomila chilometri di rete stradale italiana saranno certamente ?pedaggiati? con il vergognoso decreto, approvato ieri dal Governo, che dà carta bianca all’Anas di subaffittare tratte stradali ad altre società, di cui potrà essere socia, con l’applicazione di pedaggi reali e niente affatto figurativi. Tra le strade che vedranno l’applicazione del pedaggio, ci saranno certamente il Grande Raccordo Anulare di Roma; l`Autostrada Roma-Fiumicino; la Palermo- Catania; la Palermo-Mazara del Vallo; la Salerno- Reggio Calabria, come tangibili contributi che il Governo offre ai cittadini siciliani e del Mezzogiorno; oltre alla Modena-Sassuolo ed altre superstrade realizzate con fondi pubblici.

Le famiglie interessate, già taglieggiate ed impoverite dalle politiche economiche del Governo, saranno liete di ricordare l’ennesima strenna natalizia a partire dall’anno prossimo ad aprile, frutto di un’operazione di finanza creativa pagata tre volte dai cittadini, per finanziarne la realizzazione, assicurarne l`efficienza, corrispondere un pedaggio per il semplice mantenimento con una politica di dismissione delle strade che non persegue nessun obiettivo economico, ma ha la finalità di sottrarre alla contabilità pubblica beni primari per regalare ai privati beni della collettività.

Intesaconsumatori, oltre ad annunciare un ricorso al Tar del Lazio per impedire che la manomorta del Governo continui a saccheggiare le tasche delle stremate famiglie italiane, impoverite da politiche economiche sbagliate ed alla Commissione Europea, per i trucchi contabili di bilancio, rivolge un appello ai presidenti delle Regioni (Marrazzo, Cuffaro, Loiero, ecc.), e dei comuni e delle province interessate (Veltroni, Gasbarra, Cammarata, ecc), per esprimere tutta l’indignazione rispetto al tentativo di uno scippo con destrezza di beni pubblici elargiti ai privati.

Il Governo ? affermano ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI – dopo aver cartolarizzato e venduto perfino le pietre miliari per coprire i buchi di bilancio, tenta di imporre anche la cultura del ?debito? agli over 65, che potranno ottenere – bontà sua – un prestito vitalizio pari al 50% del valore della loro casa, costata sudore e sangue, non pagando nulla al momento (quel ?nulla? non tarderà a tradursi in salate commissioni di perizia ed istruttoria) offrendo congrue garanzie (l’immobile) alle banche che si fregano le mani per l’ennesimo regalo.

I disastri politici, ma soprattutto economici e culturali del governo Berlusconi, che invece di insegnare valori, quali la civiltà del risparmio di rango costituzionale, esorta e persegue la cultura del debito (non ci meraviglieremmo se la prossima mossa del governo dovesse essere quella di riformare l’art. 47 della Costituzione che recita: ?La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le su forme?? sostituendo alla parola ?risparmio? quella di ?debito?, che suonerebbe così: ?La Repubblica incoraggia e tutela il debito in tutte le sue forme?), sono sotto gli occhi di tutti.

Dopo gli scandali Cirio, Parmalat, bond argentini e la mancata approvazione della legge di tutela del risparmio, il governo rischia, con l’istigazione all’indebitamento, di far cadere tantissimi over 65 nella rete di personaggi senza scrupoli, che potrebbero approfittare della buona fede e della solitudine degli anziani,per portare via il bene più prezioso dopo la salute, la casa di proprietà. Ribellarsi a leggi truffa del governo, è un dovere civico e morale !










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