Nella conferenza stampa di fine d’anno,il premier Berlusconi, aveva assicurato che nessun aumento sarebbe stato effettuato sulle tariffe di competenza del Governo,ma il giorno dopo scattava un rincaro delle contravvenzioni pari al 4 per cento spacciato per adeguamento, assieme all’introduzione di una tassa pari a 30 euro per i ricorsi ai Giudici di Pace che prima erano esenti.
Intesaconsumatori, che aveva lanciato l’allarme su una manovra finanziaria, che con una mano prometteva sgravi fiscali pari a 6,5 miliardi di euro,mentre con l’altra introduceva balzelli pari a 13 miliardi di euro, esprime la sua indignazione per gli aumenti, rincari e ritocchini che sono già scattati o sono in procinto di colpire la grande massa delle famiglie i cui redditi continuano ad assottigliarsi.
Dopo i rincari della spesa farmaceutica del 7,4 per cento addossata alle famiglie con il pagamento di farmaci prima esenti, l’appello del premier ad una contrazione dei consumi dei farmaci, seppur condivisibile sul piano della riduzione degli sprechi rischia di rappresentare una beffa per prodotti farmaceutici i cui costi sono il doppio rispetto alla media europea.
Il 2005 si è aperto con l’aumento delle contravvenzioni e delle tariffe autostradali, dei costi dei servizi bancari lievitati a dismisura dal 1 gennaio, con una manovra tariffaria approvata dall’Autorità per le TLC che farà aumentare di 12 euro il canone telefonico ?affari? e di altri 10 euro i costi per le telefonate brevi, con rincari delle sigarette, arrotondamenti e ritocchini sui bolli, che prevedono incassi di 1,1 miliardo di euro.