Abbanoa: non solo reclami. Da ieri, grazie alla firma di un protocollo di intesa siglato dal presidente dell’ente di gestione delle risorse idriche Edoardo Balzarini e dai rappresentanti delle associazioni di consumatori, è possibile avviare le procedure di conciliazione. Cosa cambia? In sostanza, se l’utente che presenta un reclamo non dovesse essere soddisfatto dalle controdeduzioni di Abbanoa, anziché puntare sul giudice di pace può avviare una apposita procedura grazie alla quale sarà assistito dal rappresentante di una delle associazioni di consumatori che hanno sottoscritto l’accordo, ovvero Adiconsum, Adoc, Unione nazionale consumatori, Adusbef, Federconsumatori, Cittadinanzattiva, Codacons e Confconsumatori. Sul lato pratico: per avvalersi di questa particolare procedura basterà compilare un apposito modulo reperibile sia nelle sedi si Abbanoa, sia negli uffici delle sigle che hanno firmato l’accordo. Di riflesso: da un lato si abbrevieranno i tempi necessari a dirimere la contesa e, dall’altro, l’utente potrà contare su una sorta di esperto "avvocato d’ufficio". Il tutto, partendo da una precisa premessa: ??Speriamo di dover fare a meno di questa procedura – ha auspicato il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas – e questo per un semplice motivo: vorrebbe dire che gli utenti sono soddisfatti del servizio che rendiamo. In ogni caso, riteniamo che la firma di questo protocollo sia un investimento: vogliamo risolvere in tempi brevi le eventuali controversie che potrebbero nascere con i consumatori e, in parallelo, fornire un servizio soddisfacente??. I numeri forniti dai vertici dell’ente di gestione delineano una quadro positivo: ??Ogni anno emettiamo circa tre milioni di fatture – ha precisato Murtas – per un totale di circa 750mila utenti. Nei due anni antecedenti la costituzione di Abbanoa, e quindi prima del 2005, la percentuale di reclami si aggirava intorno al trentacinque per cento. Bene: siamo riusciti a far calare questo dato fino al quattro per cento??. In dati assoluti, si parla di circa 12mila rimostranze l’anno, la maggior parte delle quali si risolvono – sempre secondo i numeri in possesso di Abbanoa – a favore dell’ente di gestione. E i restanti reclami? Secondo Murtas, quelli che finiscono di fronte al giudice di pace sono alcune decine. Per il resto, si tratta di ricorsi che potranno avvalersi, appunto, della procedura di conciliazione. ??Credo si possa parlare di circa duemilaquattrocento pratiche – ha ipotizzato il direttore generale – che saranno gestite dai tre uffici appositamente istituiti nelle sedi di Caglia, Nuoro, Sassari e, a breve, Oristano??. Soddisfatti i rappresentanti delle associazioni di consumatori.