La seconda sezione del Tar del Lazio (Pres. Domenico La Medica, Rel. Roberto Capuzzi), ha accolto il ricorso del Codacons e ha ordinato lo stop alle macchinette automatiche distributrici di sigarette dalle ore 7 alle ore 23.
Come si ricorderà i Monopoli di Stato, con una prima circolare, avevano imposto la chiusura delle macchinette automatiche dalle ore 7 alle ore 23, al fine di tutelare la salute dei giovani ed impedire ai minori di anni 16 di avere libero accesso all’acquisto di sigarette.
Tuttavia, con successiva circolare, resa nota a gennaio 2005, i Monopoli hanno fatto dietrofront, autorizzando la vendita delle sigarette a mezzo dei distributori automatici ?nelle ore di chiusura e nei giorni di chiusura dei rivenditori autorizzati? (tabaccai) ossia in qualsiasi ora del giorno e della notte.
La prima circolare dei Monopoli del 26 maggio 2003 aveva inteso risolvere un problema di grande interesse per la salute dei minori, rendendo effettivo il divieto di vendita di tabacco ai minori da tempo sancito dal R.D. 2316 del 1934, e sempre violato proprio grazie all’esistenza ed all’autorizzazione data dal Monopolio di Stato all’installazione delle macchinette distributrici di sigarette.
Nel ricorso del Codacons ? rappresentato dagli avv.ti Carlo Rienzi e Vincenzo Masullo e basato tra l’altro su approfondite ricerche sui danni da fumo condotte dal Prof. Giacomo Mangiaracina ? si contestava proprio tale contraddizione delle due circolari dei Monopoli, e si richiamava l’attenzione sulla necessità di tutelare la salute dei giovani che sempre più numerosi si avvicinano al fumo.
La II sez. del Tar del Lazio, accogliendo le tesi difensive del Codacons, ?Considerato che la tutela dei minori è prioritaria e che la chiusura degli esercizi è diretta a vietare l’acquisto dei tabacchi ai minori di anni 16?, ha disposto la chiusura delle macchinette automatiche distributrici di sigarette sempre dalle ore 7 alle ore 23, anche quando i tabaccai sono chiusi.
Il Codacons esulta per l’importante vittoria e annuncia da domani raffiche di blitz nelle città per accertare il rispetto dell’ordinanza del Tar, denunciando gli esercizi in violazione e chiedendo il sequestro delle macchinette ancora in funzione negli orari vietati.