Stamattina alcuni dirigenti Codacons hanno effettuato un blitz anti-fumo al Tribunale penale di Roma. Una volta entrati negli uffici giudiziari di P.le Clodio gli ispettori dell’associazione hanno riscontrato che nei locali e nei corridoi del tribunale il divieto di fumo non viene rispettato. Molti infatti i fumatori che circolavano per il tribunale aspirando tranquillamente la tanto amata sigaretta. Gli ispettori del Codacons hanno prontamente chiamato i Carabinieri, ma dal 112 è arrivato l’invito a contattare i NAS, poiché nucleo competente. Ma nemmeno i Nas sono stati di grande aiuto: infatti al centralino hanno fatto sapere che sarebbero certamente intervenuti mandando una pattuglia, ma in data da definire, poiché l’organico non è sufficiente a soddisfare le richieste di intervento.
A questo punto il Codacons si chiede: perché chi deve assicurare il rispetto del divieto di fumo al Tribunale non lo fa? E i Procuratori, che pur assistono all’infrazione, perché non intervengono?
L’associazione conclude la sua battaglia odierna con un attacco al Ministro della Salute Sirchia: il Ministro non inviti più i cittadini a chiamare i Nas per far rispettare i divieti di fumo, perché prima che questi intervengono il fumatore ha avuto tutto il tempo per terminare non solo la sigaretta, ma l’intero pacchetto!!