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FURTI D’APPARTAMENTO I VERI LADRI SONO GLI IDRAULICI!!

Molti gli italiani che in questo periodo sono rimasti in città. Sul fronte dei negozi i disagi sono contenuti, in quanto nelle grandi metropoli il 50% dei negozi è rimasto aperto. La situazione si fa più complicata quando si ha bisogno di un idraulico o di un elettricista. Quando l’artigiano di fiducia è in ferie, quello, per intenderci, a cui ci rivolgiamo durante l’anno perché ci risolvi i problemi più banali, siamo costretti a rivolgerci ai cosiddetti ?Pronto intervento?, che promettono di risolverci qualsiasi problema nell’arco di poco tempo. Tralasciando però di dirci che, al termine del lavoro, saremo costretti a chiamare un altro pronto intervento, e cioè quello dell’ambulanza, per riprenderci dall’attacco di cuore che ci colpirà quando sapremo il prezzo dell’intervento.
Il CODACONS ha effettuato in questi giorni un monitoraggio sui costi delle riparazioni domestiche, contattando in maniera anonima vari idraulici ed elettricisti e chiedendo il prezzo per la riparazione di un frigorifero in tilt, di un bagno allagato, un rubinetto che perde o un wc intasato. Nessuna sorpresa nello scoprire che i prezzi sono decisamente superiori rispetto a quelli praticati negli altri mesi dell’anno. Molti operatori, infatti, approfittano proprio dell’assenza dell’artigiano di fiducia e delle necessità degli utenti per praticare prezzi esorbitanti. E così in questi giorni ci siamo visti chiedere fino a 200 euro per sturare un wc intasato (operazione che richiede pochissimo tempo). E pensare che lo scorso anno i costi medi in lire erano i seguenti: diritto di chiamata (40-50.000), maggiorazione per lavoro straordinario o festivo (15-20.000), operazioni di smontaggio (30.000),ritiro, riconsegna e rimontaggio degli elettrodomestici che non è possibile riparare a domicilio (60.000) (dati della Confartigianato). Per evitare brutte sorprese il CODACONS consiglia ai consumatori di rivolgersi sempre e solo ad artigiani iscritti alla Camera di Commercio, di farsi sempre rilasciare la fattura su carta intestata della società che ha effettuato l’intervento, riportante in maniera dettagliata i costi e, se il conto è spropositato, l’associazione ricorda agli utenti la possibilità di ricorrere alle procedure di arbitrato e alle Commissioni di conciliazione presso le Camere di Commercio.

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