Per Intesaconsumatori la denuncia fatta da il direttore generale per l’energia del Ministero delle Attività Produttive, relativamente al fatto che l’Eni temeva venissero costruiti nuovi rigasificatori è di estrema gravità.
Infatti, se alla multa comminata dall’Antitrust per la mancanza di implementazione dell’approvvigionamento di gas metano tramite gasdotto, si dovesse affiancare anche questa volontà di non aumentare l’importazione di gas liquidi nel nostro paese per poi essere rigasificato, questo mostrerebbe una assoluta mancanza di responsabilità dell’Eni in tema di approvvigionamento dell’energia ed inoltre, una totale mancanza delle Autorità di Governo sul controllo di tale delicatissima materia.
Inoltre, come si sa, l’Eni è proprietaria di importanti giacimenti di metano nel nostro paese e quindi, incrementi dei prodotti energetici dovuti a carenza dell’offerta di mercato, inevitabilmente, comporta aumenti dei prezzi delle materie prime come il metano. In questo modo si fa lievitare quello che viene definito da tutti ?la rendita metanifera? a scapito delle famiglie tutte. Ciò avrebbe comportato un danno almeno doppio di quello che abbiamo quantificato in 4 miliardi di euro e che rivendichiamo debba essere restituito alle famiglie italiane
Intesaconsumatori, oltre a denunciare questi comportamenti contrari agli interessi del paese, intravede una possibile manovra di aggiotaggio ed ha dato mandato ai propri uffici legali di verificare tutta la situazione.