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Gas, mille per la “class action“

Duecentocinquanta famiglie, circa 1000 persone. è il bilancio, ancora provvisorio, dei proprietari di appartamenti le loro proprietà, in vista della class-action a tutela del valore degli immobili rispetto anzitutto al mega deposito di gas a Rivara, ma non solo. Intanto, dopo l`intervento dell`architetto Casari che chiamava in causa anche i Comitati per la paralisi del mercato immobiliare locale, arriva la risposta del Comitato Salute e Ambiente. L`architetto Casari ha denunciato che parecchie famiglie di suoi clienti intenzionate a costruire casa hanno rinunciato per il rilancio della società inglese Independent del progetto di costruzione del mega deposito sperimentale di Rivara. Nella gente serpeggia anche un certo pessimismo. “La preoccupazione di Casari – interviene Michele Goldoni, presidente del Comitato Salute e Ammbiente – è anche la nostra. L`azione promossa dal Codacons con la collaborazione dei Comitati a quello mira. Ad evitare che chi ha lavorato per una vita per comprarsi un tetto sotto cui vivere, in un contesto economico come quello attuale, si veda svilita questa unica ricchezza che gli resta. Si badi bene, non si tratta di tutelare ville signorili e signori danarosi, ma il patrimonio di tante piccole famiglie in difficoltà. Il fatto che siano già 250 quelle che si sono rivolte a noi lo dimostra. Sappiamo che persone economicamente benestanti stanno agendo per conto loro. Questa nostra iniziativa è di tutela popolare“. Ma Casari accusa i Comitati di contribuire a scatenare preoccupazioni precoci, dal momento che il deposito non è sicuro si farà. “Rispondo che siamo in una fase preliminare. Il Codacons poi provvederà a far valutare gli immobili. E ci vorrà tempo. Fisseremo coi cittadini assemblee per fare il punto della situazione, e ognuno sarà libero di aggiungersi o di chiamarsi fuori. Poi dovranno seguire gli atti giudiziari di questa class action. Poichè il progetto di Igm ed Erg verrà probabilmente presentato subito dopo l`estate, è ovvio che ci si sta muovendo per tempo. Capisco che Casari debba progettare e gli imprenditori vendere gli immobili, noi stessi abbiamo a cuore la tenuta dell`economia locale, ma costruire una casa facendo finta di niente e porsi il problema della sua svalutazione a giochi fatti non mi sembra altrettanto corretto“. Non c`è solo Casari che è perplesso con i Comitati. C`è chi parla addirittura di un aumento di valore delle abitazioni. Segno evidente di disinformazione. Non è la promessa locale tutta da verificare di qualche centesimo in meno, del costo del gas che viene da Russia e Algeria a valorizzare le case. è la costruzione di edifici a risparmio energetico, sono le fonti di energia a costo zero. E poi c`è sempre la sismicità indotta. Si preferisce pagare qualche centesimo in meno il gas o non svegliarmi due volte al mese, o due volte in due giorni, con un terremoto che scuote la casa?“. Solo questione di deposito gas? “No, come è noto, questa azione mira anche a vagliare il danno patrimoniale che deriverà a tante famiglie da altre opere impattanti in un`area già densamente popolata, come il reticolo di tangenziali che si annuncia a San Felice e la Cispadana“. Ostacolate interessi importanti. “è questione di bilanciare. Fa piacere sapere che gli industriali di Sassuolo ipotizzano di sfruttare il deposito gas. Ma il loro vantaggio economico è ampiamente annullato dal danno per la ricchezza immobiliare complessiva di tanta gente della Bassa, costruita con fatica. Il saldo finale è negativo. Indico modestamente agli industriali di Sassuolo l`esempio della ditta Fiori di Finale: pannelli solari che abbatteranno dal 25% al 50% i costi energetici, con vendita dell`energia nei week-end. Pannelli sopra ai tetti di immense distese di cemento e capannoni, che non danno fastidio e non danneggiano altri cittadini. Un bell`esempio di solidarietà tra industria, famiglie e ambiente. La strada maestra è questa“.

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