La multinazionale dei giocattoli Mattel, come si ricorderà coinvolta nello scandalo dei giochi pericolosi per bambini, ha rifiutato la richiesta del Codacons di offrire ai genitori che avevano acquistato i giochi in questione, un bonus del valore doppio rispetto all’importo del giocattolo ritirato. La Mattel si è solo limitata a promettere la ?sostituzione dei giochi richiamati ovvero il rimborso del loro prezzo, oltre all`indennizzo delle spese postali affrontate?.
?In tal modo ? spiega il Codacons ? se una mamma volesse davvero avere l’indennizzo previsto, dovrebbe spedire il gioco tramite un pacco postale, portandolo alla Posta e anticipando le relative spese di spedizione, con un dispendio enorme di tempo, per ritrovarsi poi in casa lo stesso giocattolo con il rischio psicologico che il prodotto in questione non venga più accettato dal bambino, a causa della paura subita?.
?Sommando tutte le spese anche in termini di perdita di tempo ed energie, alla fine la sostituzione di una Barbie usata potrebbe quasi costare più che acquistarla nuova. Per tale motivo ? conclude l’associazione ? abbiamo deciso di tutelare gli interessi dei genitori italiani direttamente negli Usa, avviando una class action per ottenere i risarcimenti che spettano ai consumatori del nostro paese?.