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Giornale-aacc, un`altra smentita

E` la volta della Direzione generale dell`armonizzazione e del mercato chiamata in causa per aver “regalato“ alle associazioni 7milioni di euro. La Direzione precisa: “L`iniziativa è stata prevista nel 2004 da un decreto del Ministero delle Attività Produttive“.


Non accenna a placarsi la querelle scoppiata in seguito alla pubblicazione sul Giornale dell`inchiesta sulle associazioni a tutela dei consumatori. Dopo le repliche del Codacons, quella della Direzione generale dell`armonizzazione e del mercato che in un articolo pubblicato sul quotidiano il 16 luglio scorso veniva “accusata“ di aver regalato alle associazioni 3 milioni e 400mila euro per la creazione di sportelli pilota per l`attività di informazione, 3milioni di euro per l`assistenza al consumatore nelle procedure di Adr e 600mila euro per la realizzazione di cinque progetti relativi a interventi formativi diretti ai quadri delle associazioni di consumatori.


A tal proposito la Direzione precisa quanto segue:



“L`iniziativa a vantaggio dei consumatori relativa alla promozione degli strumenti conciliativi è stata attuata, a partire dal marzo 2006, sulla base di una precisa linea di attività, affidata al sistema camerale, contenuta nel decreto del Ministro delle Attività Produttive del 23 novembre 2004, e che è stato sottoposto al preventivo parere delle Commissioni Parlamentari Industria ed attività produttive della Camera e del Senato.


Vanno altresì chiariti i seguenti punti erroneamente riportati nell`articolo in questione:


1) Non è stato effettuato alcun “regalo“ alle associazioni dei consumatori: per quanto riguarda gli sportelli pilota va osservato che l`iniziativa, sviluppata dalle Associazioni dei consumatori è in corso di completamento, mentre il costo definitivo sarà versato unicamente sulla base di apposita rendicontazione ed analisi delle spese effettivamente sostenute.

2) Inoltre, i 5 progetti relativi ad interventi formativi, per i quali valgono le stesse regole sulla effettiva rendicontazione, sono effettuati non già dalle associazioni dei consumatori ma da primarie istituzioni universitarie selezionate a seguito di apposito bando e che abbiano già svolto attività continuative e rilevanti in materia di tutela dei consumatori.

3) Quanto alle attività di assistenza ai consumatori nelle procedure ADR, esse rivestono funzione promozionale e di sensibilizzazione di uno strumento conciliativo patrocinato anche a livello europeo. Tali attività di assistenza non sono peraltro di esclusivo appannaggio delle associazioni dei consumatori, ma comprendono altresì, per il 50 % delle somme stanziate, le procedure conciliative condotte dalle Camere di commercio nell`ambito dell`attività prevista dalla legge n. 580/1993.

4) Per le predette attività è previsto il rimborso delle spese unicamente per le conciliazioni concluse favorevolmente per il consumatore, sulla base di documentazione giustificativa dell`avvenuta conciliazione.

5) Quanto alla asserita coincidenza tra le procedure conciliative di cui alla convenzione tra le Associazioni dei consumatori e l`Ania va chiarito che l`accordo ANIA-Associazioni dei consumatori di cui è menzione, non è ricompreso tra quelli per i quali è effettuato il rimborso come sopra detto.


Da ultimo va chiarito che, nell`anno 2006, il Garante per la sorveglianza sui prezzi non esisteva ancora, essendo stato istituito dalla Legge Finanziaria 2008, e che l`attuale dirigente incaricato della funzione non ricopriva all`epoca la carica di Direttore generale dell`armonizzazione del mercato e della tutela dei consumatori del Ministero delle attività produttive“.

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