VIETARE la vendita di alcolici dalle 23 alle 6 del mattino successivo. È la proposta del sottosegretario Carlo Giovanardi, intervenuto alla prima Conferenza nazionale sull?alcol promossa dal ministero del Lavoro e della Salute. La proposta, contenuta in un emendamento al pacchetto sicurezza firmato anche dal senatore Luigi Compagna, comprende anche il divieto di somministrare alcolici dopo le due di notte non solo in discoteca, ma in tutti i locali pubblici. «Spero che il parlamento voti questi provvedimenti ? ha sottolineato Giovanardi ? perché bisogna fare qualcosa per aggredire la prima causa di morte per i giovani, cioè l?alcol. Il sabato sera muoiono tanti nostri giovani quanti americani in Iraq, solo che loro fanno la guerra, noi andiamo a divertirci». «DOBBIAMO indignarci ? ha attaccato Giovanardi ? perché il Parlamento non fa nulla, mentre i locali da ballo criticano le tabelle da esporre. I gestori vogliono somministrare alcolici sempre e comunque, e stanno condizionando il Parlamento. Il circuito del divertimento si arricchisce, e le famiglie ci mettono i loro figli, che perdono la vita». Dopo le due di notte, secondo il sottosegretario, nei locali pubblici «non dovrebbe circolare alcol», e «per tutta la notte dalle 23 alle 6 non si dovrebbero vendere bottiglie». Ma non solo: «Basta con la musica che rimbomba e le luci psichedeliche: dopo ore così esci come se fossi fatto di droga. Dopo le due niente musica a palla e luci sparate in faccia». Il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella ha proposto il divieto di vendita di alcolici ai minori di 18 anni (attualmente è ai minori di 16); campagne informative, regolamentazione della pubblicità di prodotti alcolici e abbassare a zero il limite di alcolemia consentito per i neopatentati. L? aumento del limite di età per la liberalizzazione degli alcolici è stato richiesto anche dal Codacons e dall?associazione genitori Moige. «E? ora di passare dalle parole ai fatti ? ha detto il Moige ? per dire stop anche ai fenomeni distruttivi come quelli che avvengono nelle cosiddette «baby disco».