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“Giusto chiudere chi froda i clienti”

 " Riconoscere un prosciutto di Parma o un San Daniele da un altro insaccato similare, prodotto però in un altro Paese, non è una impresa facile.  Parola di Enrico Marchetti, presidente della sezione salernitana del Codacons: «Non si può pretendere che i consumatori siano dotati di un gusto raffinato tale da distinguere il grana dal parmigiano. Ma si deve pretendere – tuona – che gli esercenti agiscano nel rispetto delle regole e usino chiarezza sulla provenienza dei prodotti che vendono». Buona norma per tutti, suggeriscono dall’associazione che tutela i diritti dei consumatori, è quella di privilegiare i prodotti al banco anzichè quelli confezionati sottovuoto, in particolare se si tratta di salumi e di formaggi. «Con questo non intendiamo dire che tutti i sottovuoto sono a rischio. Ma chi ha dei dubbi, dovrebbe recarsi direttamente al banco e farsi affettare un prodotto che vede e sceglie con i suoi occhi», continua Marchetti.  Il Codacons chiede l’inasprimento delle misure per quei commercianti che frodano i clienti: «La denuncia non basta e neppure un’ammenda. Occorrerebbe chiudere i loro supermercati. Solo la minaccia di un grave danno economico potrebbe fungere da deterrente per questi comportamenti».
 

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