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“Giusto il rialzo dei tassi serve a tutelare i salari“

Roma. Si è aperta oggi la stagione dei saldi, che coincide con l`inizio della stagione estiva e ne anticipa la fine con la vendita del guardaroba estivo: capi di abbigliamento, calzature, accessori. L`inizio delle vendite scontate coincide con i drammatici rapporti di Confcommercio e della Cia che lanciano l`allarme per la stasi e il crollo dei consumi .Secondo un`indagine della Confesercenti, otto italiani su cento giudicano importante acquistare nel corso dell`anno capi di abbigliamento e calzature, ma nell`ultimo anno molti consumatori sono stati costretti a ridurre gli acquisti. La stessa indagine pone in rilievo che 7 persone su 10 danno maggiore importanza alla qualità che alla quantità e al prezzo e 6 aspettano i saldi per fare gli acquisti più importanti della stagione. Secondo il Codacons, organizzazione dei consumatori, i commercianti dovrebbero cogliere l`occasione per un rilancio dei consumi, praticando sconti reali da un minimo del 50% per tutti i prodotti. Sembra una richiesta eccessiva, ma in realtà il cambio lira-euro ha fatto raddoppiare i prezzi, provocando un crollo dei consumi, almeno per i portatori di redditi fissi (lavoratori dipendenti e pensionati), che non hanno potuto adeguare il reddito alla crescita dell`inflazione. E` difficile immaginare una iniziativa corale dei commercianti. Nello stesso settore dei carburanti, dove le società petrolifere “suggeriscono“ i prezzi, gli sconti sono praticati dai singoli gestori e non dalle società. Un altro suggerimento, da tenere presente, è quello di allargare il tempo dei saldi. Non due volte l`anno (fine inverno e mezza estate), ma più volte, per stimolare i consumi e dare la possibilità di acquisti a prezzo ridotto alle ormai diffuse famiglie che non arrivano alla quarta settimana del mese. Nel periodo dei saldi, il consumatore, per trarre i maggiori vantaggi , deve seguire alcune regole. In primo luogo, pretendere dal commerciante il cambio della merce acquistata, ove non risulti per lui . E` un diritto sancito dalla legge, che resta valido anche in tempi di saldi e liquidazioni. In secondo luogo, la merce in vendita non dev`essere un fondo di magazzino, cioè un prodotto che non si è riusciti a vendere nelle stagioni precedenti. I prodotti in vendita a saldo devono essere della stagione che sta finendo. Pretendere che i prodotti in vendita abbiano la loro etichetta, che ne precisa l`origine e la materia prima impiegata. Lo sconto deve risultare proprio dall`etichetta con il prezzo di vendita e non da un cartellino in cui vengono indicati arbitrariamente il prezzo originale e uno sconto di fantasia. Il consumatore deve diffidare dei negozi che nascondono la merce in saldo dietro una vetrina coperta di manifesti di pubblicità. Le merce dev`essere visibile. Chi la nasconde è soggetto a multe elevate. Infine, per pagare i saldi con carte di credito o bancomat, è necessario che questa possibilità sia indicata chiaramente in vetrina, con gli appositi adesivi. In difesa dei consumatori, il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, ha deciso di inviare i propri ispettori nelle vie commerciali delle nove province siciliane, con lo slogan “Saldi reali, non fregature“.

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