Site icon Codacons Lombardia

Gli allevatori: e’ allarmismo Ma il Codacons ha gia’ chiesto controlli a tappeto sugli zamponi ed i cotechini

 «Nessun pericolo per noi – dice la Cia modenese – le importazioni sono praticamente nulle, mentre i nostri allevamenti sono sicuri e vengono sottoposti a rigidissimi controlli. I mangimi che utilizzano gli allevatori nazionali sono selezionati e verificati quotidianamente da parte delle autorità». Nella nostra provincia i capi suini presenti, peraltro in netta flessione rispetto agli anni precedenti, è ora di poco più di 400mila unità per una produzione nell’annata 2007 di 643.680 quintali di carne e una produzione lorda vendibile di oltre 73 milioni di euro. «Dall’Irlanda arriva appena lo 0,3 per cento delle carni di maiale importante dall’Italia, ed è quindi necessario evitare allarmismo», dice poi Coldiretti che chiede inoltre l’applicazione «anche alla carne suina di un sistema di etichettatura obbligatorio che indichi la provenienza e l’origine di tutti gli aliementi, come è già stato fatto per quella di pollo e quella bovina; per colmare una lacuna ancora presente nella legislazione comunitaria e nazionale». «Ogni allarmismo quindi appare fuori luogo – concorda la Cia – e può soltanto causare problemi per un settore, quello suinicolo, che viene da una crisi profonda con costi elevatissimi per gli allevatori. I consumatori possono consumare tranquillamente la carne suina nazionale».  Ma intanto i timori salgono, tanto che il Codacons ha chiesto subito controlli su zampone e cotechino, due prodotti tipici modenesi. «Chiediamo ai Nas di effettuare controlli a campione nei negozi di tutto il paese su confezioni di zampone e cotechino, sulla base del principio di precauzione – afferma il presidente nazionale Carlo Rienzi – Controlli che devono essere estesi anche agli stabilimenti di produzione, per verificare se i prodotti in vendita siano contaminati, e per accertare che la carne con diossina non sia aggiunta a quella sana».
 

Exit mobile version