Cani che diventano all’improvviso violenti tanto da aggredire una ragazzina di 12 anni che cercava inutilmente di difendere il suo cagnolino a Rubiera (Reggio Emilia) o, peggio, di azzannare a morte una donna di 74 anni a Trani, nel Barese. Sono le ultime due vittime della furia di animali avvenute la scorsa notte. Protagonisti nel primo caso un dobermann scappato al guinzaglio del suo padrone, nell’altro un branco di cani in un rifugio privato per animali del nipote della vittima. E subito scatta la denuncia del Codacons, che ribadisce la necessità di una lista nera (sempre più ampia e rigorosa) delle razze potenzialmente pericolose. Di segno opposto, la nuova ordinanza sulle aggressioni dei cani, in corso di stesura al ministero del Welfare: niente più lista e, tra l’altro, guinzagli per tutti i cani a passeggio per strada, indipendentemente dalla razza. Nell’aggressione a Rubiera il dobermann-azzannatore era insieme a un altro cane della stessa razza, al guinzaglio del suo proprietario. Dall’altra parte della strada, la ragazzina con un piccolo meticcio e un gatto. Probabilmente alla vista del felino, uno dei due grossi cani si è liberato scagliandosi contro il bastardino. La bambina, per proteggerlo, lo ha preso in braccio. Ma a quel punto il dobermann l’ha azzannata. Una fine tragica quella di Ersilia Maldera, di Andria (Bari), assalita da un branco. I cani le hanno azzannato la testa e le braccia. Trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Andria e, successivamente, nell’ospedale di San Giovanni Rotondo (Foggia), è morta nella notte per le gravi ferite riportate.