Si avvicina l’appuntamento annuale con il Gran Premio d’Italia di F1. Le lamentele dei cittadini abitanti nelle zone limitrofe all’aeroporto di Linate per i migliaia di voli di elicotteri che fanno la spola dal Forlanini all’autodromo di Monza, mandano regolarmente in tilt i centralini del Codacons ogni lunedì successivo alla gara. Lo scalo milanese è, infatti, preso letteralmente d’assalto da personalità e vip che arrivano con jet privati e che, volendo essere trasferiti immediatamente a Monza, utilizzano elicotteri navetta che svolgono la funzione di veri e propri taxi. Essendo i voli particolarmente frequenti, mentre all’andata sorvolano Parco Forlanini, non disturbando, al ritorno, per evitare di incrociare la rotta di quelli in partenza, si spostano verso la città, verso Ovest, sorvolando a bassissima quota (meno di cento metri dicono le segnalazioni pervenute lo scorso anno) la zona Forlanini-Monluè.
Se l’incremento esagerato di voli privati che si registra ogni anno a Linate (pare intorno al 10%) ha già causato eventi drammatici che tutti ricordiamo ed un problema di sicurezza non ancora risolto (basti pensare all’ultimo episodio di mercoledì), c’è da chiedersi se l’impennata di voli in occasione del Gran Premio di Monza sia compatibile con la capacità aeroportuale del Forlanini e se sfiorare con gli elicotteri i palazzi, ad esempio di via Pecorini, sia conforme alle più elementari norme di sicurezza. Non trascurabile è poi la questione dell’inquinamento acustico, non indifferente per chi è costretto a subire voli radenti per tutto il giorno. Il Codacons ha preallarmato la Polizia Municipale della Zona Vittoria, l’Arpa, perché effettui la misurazione dei decibel e la Prefettura (i voli sopra la città sono vietati salvo quelli autorizzati dalla Prefettura) perché accertino, ognuno secondo la propria competenza, gli eventuali illeciti ed irregolarità.
Ogni hanno si ripresenta poi il problema della pubblicità indiretta del fumo. Come noto l’art. 8 della L. n. 52 del 22/02/1983 vieta espressamente la diffusione di messaggi pubblicitari relativi a prodotti da fumo. L’art. 1 del D.M. n. 425 del 30/11/1991 vieta la pubblicità televisiva delle sigarette ?anche se effettuata in forma indiretta mediante l’utilizzazione di nomi, marchi o di altri elementi caratteristici di prodotti del tabacco o di aziende la cui attività principale consiste nella produzione o nella vendita di tali prodotti?. Eppure in occasione del Gran Premio del Monza, nonostante siano eliminati i nomi delle industrie (Marlboro ad esempio), continuano, lungo tutto il percorso, ad essere posti, a favore di telecamera, cartelloni che riproducono i colori delle multinazionali del tabacco. Per non parlare delle tute dei piloti e dei loro caschi. Il Codacons ha chiesto alla Guardia di Finanza di impedire qualunque diffusione di qualsiasi messaggio relativo al fumo, anche se subliminale ed indiretto e di sanzionare i responsabili delle violazioni che si dovessero ravvisare.