Clamorosi i dati fatti registrare nei primi 12 mesi di sperimentazione del ?Tutor? su alcune tratte autostradali, e illustrati dalla Consulta sulla Sicurezza Stradale.
Come si ricorderà il sistema del Tutor, realizzato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con Polizia Stradale e Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, rileva la velocità media dei veicoli su tratti di lunghezza variabile da 5 a 30 km e sanziona gli automobilisti che superano i limiti di velocità nelle tratte monitorate.
Nel periodo settembre 2006/agosto 2007 nelle tratte soggette a Tutor sono stati registrati i seguenti risultati:
Tasso di incidentalità: -22%
Tasso feriti: -34,75%
Tasso deceduti: -50,83%
Ciò significa che nelle strade dove è presente il Tutor, il numero dei morti si è dimezzato, mentre il numero dei feriti si è ridotto di oltre un terzo ? spiega il Codacons ? Questo perché l’eccesso di velocità costituisce la causa del 60% degli incidenti mortali che avvengono ogni anno sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia, e il Tutor rappresenta un ottimo strumento per costringere gli automobilisti a rispettare i limiti imposti dal Codice della Strada.
Tra la fine del 2007 e il 2008 i Tutor verranno installati anche sulla A1 Milano-Bologna, sulla A4 Bergamo-Brescia, sulla A7 Serravalle-Genova e verrà esteso sulla A14, arrivando così a coprire oltre 1.700 km di rete. Il Tutor è stato applicato o è in corso di applicazione anche su alcune tratte non autostradali come Corso Regina Margherita a Torino, Via del Mare a Roma e sulla sopraelevata cittadina di Genova.
?Di fronte a questi dati il Governo deve prendere coscienza della concreta utilità del Tutor ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? e deve imporre con decreto tale sistema di controllo della velocità non solo su tutta la rete autostradale, ma anche sulle arterie cittadine maggiormente pericolose?.