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GROSSETO: DOPO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA FINI ANCHE IL CODACONS CHIEDE SCORTA PER IMMERSIONE

Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha inoltrato una richiesta formale ai Vigili del Fuoco di Grosseto affinchè, alla stregua di quanto fatto nel mese di luglio per il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, gli venga affidata una scorta per immergersi nella acque dell’area protetta della Costa del Grottone” a Giannutri.

Ecco alcuni stralci della missiva inviata dal Presidente del Codacons:

“Essendo particolarmente affezionato al tratto di costa compreso tra l’alto Lazio e lo splendido Monte Argentario, avrei un pungente desiderio che spero possiate aiutarmi ad esaudire.

Ho appreso nei giorni scorsi la notizia riportata dai principali quotidiani nazionali secondo la quale il Presidente della Camera Gianfranco Fini, – anche lui, come me, grande appassionato di barca e di immersioni nelle limpide acque Toscane – è stato da Voi scortato nella splendida ”area protetta della Costa del Grottone” a Giannutri.

Tale notizia ha fatto sorgere in me il desiderio di poter raggiungere tale zona con la mia imbarcazione per potermi immergere nella medesima area, nella quale finora non mi ero mai avventurato ritenendo – deduco erroneamente – che, in quanto “zona a protezione integrale”, fosse preclusa alla navigazione ed immersione se non per attività di tipo scientifico o per dirette esigenze dell’Ente Parco.

Tuttavia, avendo appurato che il Vostro Comando è stato a tal punto disponibile e premuroso da scortare il Presidente Fini sino alla zona in questione, sono certo che non vi saranno problemi da parte Vostra nel voler accompagnare anche me”.

Se non verrà dato seguito a tale richiesta – spiega il Codacons – apparirà chiaro come, una zona protetta e riservata ad attività scientifiche, sia stata violata unicamente per soddisfare le esigenze del Presidente della Camera, i cui desideri evidentemente contano più di quelli dei normali cittadini. In tal caso – conclude l’associazione – saremo costretti a denunciare la violazione presso le competenti autorità. Ecco i documenti della corrispondenza intercorsa con il Ministero dell’Interno:

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