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Guai ad abolire la lista dei cani pericolosi, semmai istruiamo i padroni

NON PIACE la decisione del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, di eliminare la lista nera dei cani pericolosi. Alessandro Pelati, esponente locale del Codacons ma soprattutto veterinario con ampia conoscenza dei piccoli animali, dice che la decisione non tiene conto di diverse evidenze: “Un conto è il morso di un barboncino un altro quello di un cane che può demolirti l`arto“. Molta attenzione dunque, non per ghettizzare gli animali ritenuti più feroci, ma per sensibilizzare i proprietari. “Ritengo ? dice Pelati ? che si debba stabilire una norma di comportamento secondo la quale chi desidera avere cani ritenuti (seppur potenzialmente) feroci e aggressivi abbia la preparazione necessaria per la loro cura ed educazione. Un cambio di mentalità rispetto alla attuale, perché avere un cane aggressivo in cortile è un po` come il possesso di una pistola in casa. Non tutti la possono avere, ovviamente, a cuor leggero ma solo dopo una opportuna preparazione“. “CREDO sia necessario non abolire la lista ? continua il veterinario ? ma piuttosto istituire corsi di preparazione specifici per la cura dell`animale con un esame finale che stabilisca, su giudizio di personale qualificato, se si abbiano le giuste caratteristiche per allevare e gestire un cane di quel genere“. L`associazione dei consumatori nei giorni scorsi era apparsa molto scettica sulla decisione del sottosegretario Martini. Arrivando a chiedere di estendere la lista dei cani potenzialmente pericolosi anche a quelli ritenuti docili ma potenti come i mastini, inserendo nell`elenco anche i Dogue de Bordeaux, il Dobermann, l`American Staffordshire terrier ed il Mastino napoletano.

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