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“Hanno beneficiato ai danni dei creditori”

QUALCUNO, forse, sapeva da tempo che di li a pochi mesi il titanic Coopcostruttori sarebbe affondato portandosi con sè la bellezza di un miliardo di euro alla faccia di chi, in migliaia, aveva sputato sangue ed investito risorse nell’azienda argentana. E per questo é riuscito a salvare almeno una parte dei propri denari ottenendo rimborsi in extremis, proprio sull’orlo del precipizio. Ecco allora i ‘furbetti’, o presunti tali, di cui ad Argenta e dintorni si parla da mesi. "Loro sapevano e hanno avuto la possibilità di riavere i propri soldi", dicono in tanti. Un’accusa che gli inquirenti dovranno valutare con attenzione. Un elenco di persone, più di 500, esiste già tra gli atti giudiziari. Vengono definiti i "beneficiari", dalle carte della procura, di coloro ? molti degli indagati tra cui i vertici Costruttori ? che, "omettendo di adempiere al proprio obbligo di vigilanza e di diligenza riguardo la gestione dell’impresa", avrebbero effettuato "nel corso dei primi sei mesi dell’anno 2003 rimborsi di quote di prestito sociale per l’importo di 5.959.308,45 euro dando luogo a pagamenti preferenziali in danno degli altri creditori". Ecco allora che il signor M. il 20 giugno 2003 si portò a casa 2mila euro, il signor N. qualche giorno dopo ben 10mila e la signora P. 25mila il 25 gennaio di quello stesso anno. Nella lunghissima lista dei furbetti (compaiono nomi e cognomi) figurano persone comuni ma anche soggetti di spicco, tra cui iscritti al Carspac e Codacons, e soggetti legati alla politica. Tutti tra il 2002 e il 2003 avrebbero trattato la remunerazione dei loro risparmi. Sapevano in anticipo del crac e sono stati in qualche modo tutelati? Carte alla mano la risposta sembra proprio affermativa.

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