Site icon Codacons Lombardia

I CONSUMATORI A FIANCO DI BERSANI MA CONTRO LE LOBBIES DELLA STAMPA LIBERISTA







Oggi il Corriere della sera, con un articolo a firma di Dario Di Vico, torna nuovamente all`attacco delle associazioni dei consumatori, attribuendo loro la definizione di ?balbuzienti?.

Con il termine balbuziente ? spiega il Codacons – in italiano si intende chi non sa pronunciare correttamente frasi, smozzicando le parole e incontrando difficoltà nel farsi comprendere.

Chiediamo a Di Vico e al Direttore della testata Paolo Mieli (ma anche a Ferruccio De Bortoli, che dalle pagine del Sole 24 ore da settimane, fingendo inchieste sulle associazioni, non fa altro che attaccarle a nome di Confindustria) se con questo articolo non abbiano dato la definizione stessa di partito.

Chi è infatti che ?balbetta? da anni quando si tratta di prendere provvedimenti contro i produttori e contro le lobbies del potere economico, che ondeggia tra liberismo economico e libertà di assalto alle grandi banche, che tentenna sul controllo di prezzi e tariffe? Sono sempre e solo i partiti. Le associazioni dei consumatori, al contrario, sono le uniche che su questi temi non hanno mai ?balbettato?.

E se Dario Di Vico andasse a leggersi gli articoli di stampa dei primi mesi del 2002, vedrebbe che gli unici riscontri chiari, tanto chiari da valere in capo al Codacons e ad altre associazioni la definizione di ?terroristi?, sono quelli delle organizzazioni dei consumatori, che da allora in avanti hanno portato avanti una serie di battaglie pro-concorrenza, sfociate nei parziali provvedimenti di liberalizzazione del bravo Ministro Bersani.

E sempre in tema di battaglie vinte dai consumatori, rinfreschiamo la memoria a Di Vico e Mieli, ricordano loro alcuni successi del Codacons dinanzi la magistratura:



– la condanna delle compagnie di assicurazione per cartello anticoncorrenza

– la condanna delle banche per l’anatocismo bancario (tassi usurari)

– risarcimenti per i risparmiatori che avevano investito in titoli coinvolti nei crac (Cirio, Bond Argentina, Parmalat, ecc.)

– l’abolizione delle ?ganasce fiscale?, ossia il fermo amministrativo delle autovetture

– l’abolizione del cosiddetto ?equalizzatore? (tassazione del capital gain)

– condanna delle reti televisivi private alla trasmissione solo di notte delle televendite legate a cartomanzia e astrologia

– condanna delle società produttrici di bibite in lattina per il sistema di apertura non igienici ?stay on tab?

– numerose condanne di risarcimento contro Trenitalia per i disagi procurati agli utenti

– l’introduzione del divieto di fumo nei locali pubblici

– l’illegittimità degli arrotondamenti al rialzo dei prezzi nella fase post-euro (sentenza del Giudice di pace di Civitavecchia)

– condanne di risarcimento contro le società elettriche per il black out del settembre 2003

– condanne di illegittimità contro i maxi-conguagli Enel

– condanne di illegittimità contro le spese di spedizione bolletta delle grandi aziende

– condanne di illegittimità contro il canone Telecom

– condanne contro le società telefoniche che attivano servizi non richiesti dall’utente





Se Paolo Mieli e Ferruccio De Bortoli vorranno un serio confronto con i consumatori e con i partiti per consentire ai loro lettori di verificare chi balbetta e chi parla chiaro, Il Codacons sarà sempre a disposizione.




Presidente Codacons

Avv. Carlo Rienzi

Exit mobile version