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I consumatori: continua la stangata

L`allarme è generale, per un andamento disastroso del pil che sembra risparmiare solo l`agricoltura. Così sindacati e associazioni dei consumatori paventano tempi bui e chiedono al governo interventi drastici.Decisamente preoccupati i consumatori. Adusbef e Federconsumatori denunciano che la manovra economica del governo “accentua il rischio di recessione confermato dall`Istat“. Le misure del governo, “che continua ad aumentare le tasse e a stangare i consumatori“, sottolineano le due associazioni, pesano per 2.182 euro l`anno sulle famiglie. Invece di tagliare le tasse ed impostare una manovra economica per restituire il potere di acquisto falcidiato, sottolineano Adusbef e Federconsumatori, il governo “ha tagliato la sanità, la sicurezza, l`istruzione, aumentato la pressione fiscale, senza intaccare la speculazione che viene favorita smaccatamente con il rinvio della class action alle calende greche“. E le famiglie, “costrette a tirare la cinghia sono sempre più impoverite, senza che lo spot della carta di povertà, un`elemosina di 40 euro al mese, che poteva essere erogata sulle pensioni invece di alimentare, anche sullo stato di indigenza, una vergognosa speculazione politica ed economica, non vanno in vacanza, non possono spendere, perché costrette al debito facendo fare affari d`oro a banche, finanziarie e ad un esercito di mediatori creditizi cresciuti come funghi all`ombra del liberismo “all`amatriciana“ e della politica del laisser faire“. E, invece, sarebbe “urgente realizzare forti iniziative, in attesa di concreti processi di modernizzazione di interi settori economici: una vera e propria “sferzata“ attraverso un importante aumento della domanda interna con alcune manovre immediate“. Per il Codacons, settembre sarà un mese “terribile“, privo di scorte di denaro, con i beni che resteranno nella dispensa e la crescita pari a zero: “Con i prezzi altissimi e il crollo dei consumi – dichiara il presidente Rienzi – un settembre terribile attende gli italiani. Non resta che incrociare le dita e rinunciare sin da agosto al superfluo, come cinema, gelati e doppia sdraio sotto l`ombrellone“.I sindacati, la Cgil già indica la necessità di una mobilitazione unitaria in autunno: “La crescita non si spera, ma si sostiene. Vanno, dunque, sostenuti redditi e consumi, poiché, con un`inflazione ormai sopra il 4 per cento, i consumi calano, con generi alimentari ed energia che colpiscono pesantemente le tasche dei cittadini più deboli“. Secondo la Cisl, il governo “non può più limitarsi al pur necessario controllo dei conti pubblici, ma deve attuare politiche di sostegno allo sviluppo“. Anche per Confesercenti “la situazione è allarmante, servono interventi rapidi che ricreino fiducia, rilancino gli investimenti e riducano l`abnorme pressione fiscale“. La Confcommercio vede arrivare la recessione: “Si concretizzano i timori di una stagnazione del pil o, addirittura, di una riduzione complessiva per il 2008“.A tirare, invece, sembra essere solo l`agricoltura. “� l`unico settore che fa registrare un andamento congiunturale positivo del pil“, sottolinea soddisfatta la Coldiretti, avvertendo però che “tale andamento va sostenuto da politiche rivolte al contenimento dei costi, alla valorizzazione delle produzioni e al sostegno dei consumi, che sono in calo addirittura a tavola“. E il ministro Luca Zaia (Lega) rimarca: “Questi dati dimostrano che l`agricoltura è fondamentale per la ripresa economica del Paese. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. La strada per arrivare all`obiettivo, di mettere l`agricoltura al centro, è ancora lunga: è importante continuare a puntare sulla qualità, stiamo lavorando per snellire la burocrazia, accorciare le filiere, ridurre i costi

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