Ecco la prova che i cittadini italiani sono quelli maggiormente colpiti dal fenomeno del caro-prezzi. L’elaborazione effettuata dall’Intesa dei consumatori su dati della Commissione Europea, dimostra chiaramente che l’Italia veste la maglia nera per l’indice armonizzato dei prezzi al consumo su scala europea.
Ecco nel dettaglio i dati forniti da Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori relativi al mese di luglio 2002.
CIBO E BEVANDE NON ALCOLICHE: L’Italia, con un tasso pari al 2,9%, supera il Belgio (1,5), Danimarca (1,7), Germania (-0,8), Francia (1,1), Irlanda (2,8), Austria (0,0), Portogallo (0,1), Gran Bretagna (-0,2).
BEVANDE ALCOLICHE E TABACCO: Italia (1,5) peggio della Danimarca (0,8), e della Svezia (1,0);
ABBIGLIAMENTO E CALZATURE: Italia (2,3) peggio del Belgio (0,6), della Danimarca (0,7), della Germania (0,3), della Francia (1,2), del Lussemburgo (1,8)dell’Austria (-0,4), della Svezia (2,0);
GAS, LUCE, ACQUA: L’Italia, con un tasso dello 0,7, ha le tariffe più elevate rispetto al Belgio (-0,4), Germania (-0,2), Lussemburgo (-0,8), Austria (0,2);
CASA E ARREDAMENTO: Italia (2,0), Belgio (1,7), Germania (1,0), Grecia (1,4), Spagna (1,8), Francia (1,4), Lussemburgo (1,3), Austria (1,6), Finlandia (1,3), Svezia (1,7), Gran Bretagna (0,3);
SALUTE: Italia (4,6), Belgio (1,2), Danimarca (-0,7), Germania (0,2), Spagna (2,0), Francia (1,7), Lussemburgo (-4,9), Paesi Bassi (4,3), Austria (3,0), Finlandia (4,4), Svezia (3,0), Gran Bretagna (3,7);
TRASPORTI: Italia (2,0) peggio di Belgio (0,3), Grecia (0,3), Spagna (1,4), Francia (0,6), Irlanda (1,8),Lussemburgo (-1,8), Austria (0,7), Finlandia (0,7), Svezia (1,9), Gran Bretagna (0,6);
COMUNICAZIONI: Italia (-1,6), Grecia (-5,8), Spagna (-2,7), Paesi Bassi (-2,1);
CULTURA E TEMPO LIBERO: Italia (2,9) peggio di Belgio (0,8), Danimarca (1,6), Germania (1,2), Spagna (2,5), Francia (0,5), Austria (2,2), Finlandia (1,8), Svezia (0,8), Gran Bretagna (1,3);
EDUCAZIONE: Italia (2,7), Finlandia (2,6), Svezia (-27,7);
HOTEL E RISTORAZIONE: Italia 4,2, Danimarca (2,2), Germania (3,8), Francia (4,1), Austria (2,7), Svezia (4,1), Gran Bretagna (3,3);
SERVIZI E PRODOTTI VARI: Italia 3,5, Belgio (2,6), Germania (2,7), Grecia (2,9), Francia (2,7), Lussemburgo (2,1)Finlandia (2,0), Svezia (-0,6), Gran Bretagna (2,2).
Come si nota il quadro generale italiano è peggiore di quello di molti altri paesi europei in tutte le voci elencate. Contro questa situazione domani sciopereranno i consumatori italiani, invitati a non fare acquisti per l’intera giornata, al fine di far sentire sempre più forte la propria voce.
Inoltre sempre domani, a partire dalle ore 10:30, vi sarà un sit-in di protesta contro il caro-vita a P.zza Montecitorio.
Intanto continuano ad arrivare numerose le adesioni alo sciopero degli acquisti proclamato dall`Intesa: oltre a quelle di sindacati, movimenti e organizzazioni varie, le 4 associazioni stanno raccogliendo migliaia di telefonate, fax e messaggi e-mail di appoggio a quella che può essere definita senza dubbio una giornata storica per il consumerismo italiano.