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“I CONTROLLI SUI LIBRI SONO SOLDI SPRECATI“

“SIAMO ancora una volta sorpresi negativamente dall`iniziativa dell`Antitrust: dopo tutti gli impegni presi con l`Authority, siamo colpiti da questi comportamenti che sottendono una malafede di fondo da parte della categoria degli editori“. E` dura la reazione del presidente dell`Associazione italiana editori (Aie), Federico Motta, dopo l`annuncio dell`Antitrust sul monitoraggio-prezzi che, da martedì, la Guardia di finanza avvierà in otto città. “Non riusciamo a capire la logica dell`Autorità ? prosegue Motta ?. Gli impegni presi dagli editori nell`aprile scorso potevano avere effetto solo per i testi da utilizzare nell`anno scolastico 2009-2010 e non per l`anno scolastico 2008-2009, in quanto in quella data i libri sono già stampati e il prezzo non può essere modificato. Che senso può avere quindi fare controlli adesso? Questa volta è l`Antitrust che sta buttando via i soldi dei contribuenti“. MA I CONTI con il caro-scuola non danno tregua, tra libri e corredo. Secondo un monitoraggio effettuato da Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc, per i testi scolastici si prospetta un incremento del 4% sul 2007, con lo sforamento dei tetti fissati dal ministero della Pubblica istruzione. La spesa media per alunno, comprensiva di un vocabolario, si attesta sui 428-430 euro annui. E PER RINNOVARE completamente il corredo scolastico (o acquistarne uno per la prima volta) i ragazzi dovranno spendere, in media, 400 euro contro i 375-380 dell`anno scorso (+7%). In tutto, 840 euro in media per ogni alunno.

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