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I delatori a pagamento della spazzatura

In principio ci furono i bigliettini di ammonimento dello stesso colore del cassonetto violato: “Attenzione, ogni rifiuto nel suo contenitore“. Poi fu il momento delle multe: “Non smaltisci secondo le regole, paga“. Adesso è arrivata l`era della delazione: “Il tuo vicino non fa correttamente la differenziata, butta la cartaccia sul marciapiede o non raccoglie il bisognino del cane? Denuncialo “. L`invito istituzionalizzato a mettersi tutti dietro le tendine delle finestre per controllare se il proprio dirimpettaio è ecologicamente-corretto arriva da alcuni comuni del Regno Unito dove, per spiare i comportamenti altrui quanto a spazzatura e senso civico, sono stati addirittura arruolati ragazzini poco più che bambini pagati per fornire informazioni sui cattivi comportamenti del vicinato. Il primo consiglio comunali ad adottare questa strategia che ricorda le tecniche della Stasi, l`ex polizia segreta della Germania Est, è stato il popolare Borough londinese di Tower Hamlets, che a questi informatori ha trovato anche un nome: “environment champions“ (campioni dell`ambiente). E subito è scoppiata la polemica. La preoccupazione lanciata dal Daily Mail: “Rischiamo di diventare una società da Grande Fratello “. Anche perché il ministero dell`Interno ha dato poteri di polizia a dipendenti comunali, enti pubblici e 007 privati: potranno multare e fermare i cittadini sorpresi a gettare spazzatura per strada. Campioni dell`ambiente o spioni? Agenti di buon vicinato o di polizia segreta? La polemica britannica ricalca quelle dei nostri quartieri e condomini. Con un`unica differenza: nel Belpaese lo spione è per vocazione. “Ogni condominio ne ha uno: da sempre si crede il più bravo e di recente ha fatto della differenziata l`ultima crociata“, sentenzia Francesco Di Castri, amministratore di condominio della Sinteg. “La Gran Bretagna tratta lo scorretto smaltimento come fosse un reato perseguibile d`ufficio, ma l`invito alla delazione può avere conseguenze deleterie per i rapporti di vicinato“. Del resto, già così, le baruffe sulla monnezza non si contano. Per dare una misura Augusto Bravetti, amministratore di Roma, dà una percentuale: “Il 30% delle cause è riconducibile al diritto condominale “. Nella Capitale solo 30.000 persone su tre milioni sono interessate dalla differenziata porta-a-porta, le multe sono al debutto. Ma in una città come Milano, dove le sanzioni sono cresciute del 10%, beh, apriti cielo. “Si litiga sul principio “ha sbagliato lui, perché devo pagare io?““, afferma Pietro Membri, presidente dell`associazione degli amministratori condominali. Ma alla fine le cifre da pagare sono contenute (da 50 a 206 euro): “Una volta sbaglia uno, una volta l`altro, e alla fine dell`anno si pareggiano i conti“. Luciano Grimaldi è un ispettore ambientale dell`Amsa: per mestiere va a rovistare nei sacchetti e nei cassonetti dei milanesi. Primo: “Per verificare che i rifiuti siano stati smaltiti correttamente. Televisori finiscono nel-l`indifferenziata, pezzi di legno col vetro“. Secondo: “Per individuare indizi che facciano risalire al colpevole: una busta con scritto un nome, un estratto conto…“. Un aspetto contestato dal Codacons che ha provato a fermare (invano) multe e ispezioni per violazione della privacy. Oltre all`indizio ci sono poi le soffiate: “Quelle della portinaia (le più frequenti), quelle della vecchina sempre appollaiata dietro la finestra e quelle della vicino di turno che si vuole vendicare d`altro“. Il denominatore comune: la colpa è sempre di qualcun`altro. La portinaia di un palazzo milanese di Città Studi che alle 6 va a suonare il campanello all`inquilina del primo piano: “Nel sacchetto hanno trovato il suo nome, visto che non ero io?“. L`inquilina del primo piano: “Non sono stata io, dirò a mio marito di stare più attento“. Il marito dell`inquilina del primo piano al centralino dell`Amsa: “Guardi che non siamo però noi a gettare la spazzatura nel cestino davanti al portone, sono quelli del bar all`angolo“. Anche Guido Viale, economista ambientale, ammette di aver ispezionato “per deformazione professionale“ il sacchetto di qualche vicino: “Ho trovato vetro e carta insieme, con tanto di firma (una lettera, una rivista). Ma non ho mai denunciato nessuno “. Quindi ricorda: “Nei centri piccoli il controllo sociale funziona, nei grandi gli inviti a denunciare il trasgressore sono già una realtà, ma arrivano dall`interno del palazzo. Istituzionalizzare la delazione? Beh, direi che prima ci sono molte altre strade“. Alessandra Mangiarotti Sacchi neri Guanti per lavare i piatti e turbante da casalinga, la cantante Amy Winehouse esce dalla sua casa di Camden per buttare l`immondizia. Stando al volume dei suoi sacchi neri, pare che la star non si dia troppo da fare con la raccolta differenziata L`economista ambientale Ho trovato vetro e carta insieme, con tanto di firma (una lettera, una rivista). Ma non ho mai denunciato nessuno Il controllore Una busta con scritto un nome, un estratto conto: questi gli indizi che ci consentono di risalire al colpevole.

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