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I lidi fanno causa all’Enel, “Pubblicitá ingannevole e bollette esorbitanti”

"Sono mesi e ancora siamo in una situazione di stallo, comunicare con Enel energia è impossibile". Hanno intenzione di scindere i nuovi contratti con l’Enel, i titolari degli stabilimenti balneari di Capaccio. E hanno giá dato mandato all’avvocato per una causa contro la societá. Nelle querele gli imprenditori turistici denunciano la notifica di bollette salate, frutto di messaggi promozionali giudicati ingannevoli. " Portavoce della protesta è Alberto Barlotti, presidente del Consorzio dei lidi di Paestum. Barlotti è anche protagonista di una situazione singolare, a causa della quale ha proceduto con una ulteriore denuncia contro l’Enel per illecito arricchimento. "Per quanto mi riguarda sono anche titolare di un agriturismo e, come azienda agricola, sulla bolletta avevo una riduzione dell’Iva che pagavo al 10%. Adesso con Enel energia pago l’Iva al 20%, nonostante mi avessero assicurato che avrei conservato l’agevolazione. Ogni volta che mi arrivavano le bollette le contestavo ora sono circa cinque mesi che non me le inviano più. Sono sicuro che prima o poi mi arriverá un salasso, e chiederò comunque che le bollette mi vengano dilazionate". " Le contestazioni dei titolari dei lidi fanno riferimento a delle bollette molto elevate, recapitate dopo il passaggio da Enel distribuzione ad Enel energia. Sono stati molti i gestori di lidi che hanno stipulato il contratto, credendo che la scelta potesse portare dei benefici rispetto al precedente contratto con Enel distribuzione. Il risultato è stato esattamente l’opposto, con la richiesta di cifre molto più elevate rispetto alle precedenti. I titolari degli stabilimenti balneari hanno denunciato che durante i mesi invernali, da settembre ad aprile, veniva recapitata una bolletta che si è aggirata mediamente intorno ai 370 euro. Nulla di strano per un’attivitá commerciale e turistica, se non fosse che in quel periodo i lidi restano chiusi e pertanto l’uso di energia elettrica è pressoché nullo. "Come può arrivare una bolletta così alta quando gli stabilimenti sono chiusi?", si chiede il presidente del Consorzio. "Le bollette – aggiunge – sono lievitate a dismisura. Basti pensare che per gli stessi mesi, da settembre ad aprile, le precedenti bollette di Enel distribuzione arrivavano ad un massimo di trenta euro". " Gli imprenditori turistici contestano anche l’erogazione mensile delle bollette piuttosto che bimestrale ed altre agevolazioni promesse ma rimaste "fantasma". Questioni che sono tutte oggetto della causa intentata contro l’Enel. Igestori intendono far valere le proprie ragioni e minacciano di non pagare le bollette se il contenzioso non sará risolto.  Denunce analoghe sono state formulate di recente anche da utenti del Vallo di Diano che si sono rivolti al Codacons.

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