Mentre la protesta degli autotrasportatori rallenta il G.R.A. di Roma, sulla A1 un’autocisterna si ribalta riversando sulla strada migliaia di litri di materiale altamente infiammabile e fortemente tossico. Da una parte quindi disagi per gli automobilisti, costretti a subire la protesta dei Tir lumaca, dall’altra possibili danni all’ambiente dovuti alle sostanze tossiche fuoriuscite dall’autocisterna.
Il Codacons attacca duramente gli autotrasportatori: la loro protesta è sbagliata e moralmente ed eticamente deprecabile. Non si può, infatti, ribellarsi a dei provvedimenti finalizzati a salvare le vite umane e ad aumentare la sicurezza sulle strade. Non si possono chiedere sconti per delle infrazioni che mettono a repentaglio non solo la vita del conducente, ma anche quella degli altri automobilisti. Non si può chiedere per i camionisti un trattamento diverso rispetto a quello degli altri automobilisti. Anche perché spesso gli incidenti che vedono coinvolti i Tir provocano danni assai maggiori rispetto a quelli delle normali automobili, e l’incidente di oggi sulla A1 non fa altro che avallare questa considerazione.
Per questo il Codacons si rivolge oggi alla Procura di Roma chiedendo di indagare per concorso in blocco stradale e violenza privata relativamente alla protesta sul GRA, e accertare la fattispecie di associazione a delinquere. Non solo. Il Codacons chiede al Ministero delle Infrastrutture di ritirare o sospendere la licenza di quegli autotrasportatori che oggi hanno bloccato il GRA, e sanzioni ancora più pesanti per chi questa protesta l’ha organizzata.
Infine il Codacons invita chi ha subito danni e disagi a causa dell’incidente sulla A1 a chiedere ai responsabili il risarcimento.